Carosello storico. Un'ora di esibizione con la rievocazione della battaglia di Pastrengo
La sensazione è quella di trovarsi in mezzo a una battaglia d'altri tempi: una schiera di cavalli e uniformi aspetta da una parte, un'altra è di fronte a pochi metri di distanza, pronta a sfidare il nemico. Non succedeva dagli anni '60: dopo quasi mezzo secolo il quarto reggimento dei carabinieri a cavallo è tornato in Sardegna per riproporre il “Carosello storico”. Pennacchi al vento, divise d'epoca, figure e evoluzioni al trotto e al galoppo prima del gran finale: la rievocazione della battaglia di Pastrengo (30 aprile 1848: i carabinieri sfondarono la linea degli austriaci vicino alla cittadina veneta) e della sua famosa carica.
Un'ora di spettacolo sull'erba del campo Coni, dove era impossibile trovare un posto libero sulle tribune e difficile persino assistere in piedi ai bordi della pista. Per l'occasione, oltre al principe di Kent con consorte al seguito, c'era anche il comandante dell'Arma Gianfrancesco Siazzu (al vertice, alla fine degli anni '90, anche della Regione Carabinieri Sardegna), forlivese dalle ovvie radici isolane.
I novanta cavalieri hanno ripetuto i movimenti e le strategie d'attacco, ma non solo: croci di sant'Andrea, cerchi e altre figure equestri. Insieme alla prova più particolare: la dimostrazione d'obbedienza, con tutti i cavalli a terra su un fianco, dopo l'ordine dei cavalieri. Alle 21 le luci si sono spente, per la preparazione dell'attacco. Uniformi raggruppate, sciabole in mano e il grido “Pastrengo!”, con i purosangue lanciati alla carica. In sottofondo, le musiche della fanfara dei carabinieri: dal Va' pensiero alle marce più famose.
È stato l'ultimo atto ufficiale della prima giornata della festa di Sant'Efisio: sulle tribune d'onore la giunta regionale è stata rappresentata dall'assessore all'industria Andreina Farris, Graziano Milia per la Provincia e il sindaco Emilio Floris che ha ringraziato alla fine dello spettacolo il comandante regionale dell'arma Carmine Adinolfi e il comandante del quarto reggimento a cavallo Francesco Ferace.
La sorpresa negativa, per decine di spettatori, è stato il carrogrù: un'ordinanza comunale vietava la sosta in via dello Sport e via Pessagno, ma molti non se ne sono accorti. I cartelli, assicurano alla polizia municipale, c'erano da tempo.
MICHELE RUFFI
03/05/2009