Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il bike sharing va esteso all'Area metropolitana»

Fonte: L'Unione Sarda
14 novembre 2016

COMUNE.

Richiesta dell'associazione Amici della bicicletta

 

«La Città metropolitana si impegni per il rilancio di tutta la rete di bike sharing». Dopo il flop del servizio gestito dalla società Bicincittà, gli Amici della Bicicletta chiedono che il rilancio sia immediato e che, soprattutto, non sia circoscritto alle sole stazioni presenti sul territorio cagliaritano ma coinvolga tutti i centri dell'hinterland dove era già partito o stava per partire.
«Le prime quattro stazioni in città erano state aperte alla fine del secondo mandato da sindaco di Emilio Floris e l'amministrazione di Massimo Zedda aveva continuato fino all'apertura di dieci stazioni. In questi anni altre stazioni sono arrivate a Quartucciu, Monserrato e altri centri dell'Area vasta», ricorda Andrea Olla, vice presidente degli Amici della Bicicletta. «A quanto pare il Comune di Cagliari sta riprendendo in mano la questione cercando di trovare soggetti interessati per le sue dieci stazioni».
Questo, secondo gli Amici della Bicicletta sarebbe un grave errore: «Un servizio di questo tipo, per poter funzionare, deve essere gestito su tutta la rete e ora con la neonata Città Metropolitana c'è la possibilità di avere una regia unica, per questo Cagliari non si deve muovere da sola». Dopo la partenza e il rilancio per il bike sharing era arrivato un brusco stop con l'interruzione del servizio e le bici abbandonate nelle stazioni che andavano in malora. «Avevamo avvisato il Comune di Cagliari del rischio che stavano correndo», continua Olla. «Purtroppo la gestione non è stata la migliore: 500 mila euro buttati al vento per un bike sharing che prima almeno funzionava, anche se non è mai decollato».
La società piemontese che ha lanciato il servizio nel Cagliaritano è tra le più qualificate in Italia, ma la procedura macchinosa necessaria per poter prendere una bici non ha mai favorito la diffusione del sistema di condivisione delle due ruote. «Non si poteva fare la registrazione in pochi attimi, come capita da altre parti, e solo così si può incrementare il ricorso al bike sharing. Speriamo che ora si possa ripartire nel migliore dei modi e, soprattutto, in modo omogeneo per tutte le stazioni della Città metropolitana».
Marcello Zasso