Dopo il via libera del Comune ecco scadenze e operazioni da portare a termine
Il Cagliari: Sant'Elia provvisorio? Siamo pronti C omincia la corsa contro il tempo per i due stadi del Cagliari. Il via libera alla variante urbanistica in Consiglio comunale consente di creare zone commerciali nell'area dell'attuale Sant'Elia e di realizzare lo stadio provvisorio nel parcheggio dei Distinti. Ora l'obiettivo della società è quello di aprire il cantiere all'inizio di marzo - in piena stagione - per poter arrivare a luglio con lo stadio ultimato o abbastanza avviato, in modo da poter ottenere l'ok per l'iscrizione al prossimo campionato.
Nel frattempo andrà avanti l'iter per lo stadio definitivo, che passerà da un bando di gara europeo con i suoi tempi. E se tutto filerà liscio permetterà al Cagliari di cominciare la demolizione-ricostruzione del Sant'Elia.
IL CAGLIARI «La variante approvata dal Consiglio comunale segue i dettami di quanto stabilito ad aprile con la dichiarazione di pubblico interesse, si tratta di una variante tecnica e non politica: senza di quella non si poteva presentare il progetto», spiega Stefano Signorelli, il consigliere di amministrazione del Cagliari che si occupa degli impianti. Signorelli assicura che la nuova casa temporanea sorgerà a ridosso del Sant'Elia: «Stiamo già lavorando al progetto dello stadio provvisorio nel parcheggio, i tecnici sono impegnati su quello, un lavoro praticamente ultimato».
GLI ULTIMI PASSAGGI A dicembre 2015 il Cagliari ha presentato il progetto, ad aprile il Comune l'ha battezzato di interesse pubblico e mercoledì è arrivata l'obbligatoria variante urbanistica. Ora serviranno due progetti distinti che dovranno viaggiare affiancati per permettere alla squadra di giocare nell'impianto provvisorio da 16 mila posti e alla società di demolire il Sant'Elia per far nascere la nuova casa del Cagliari da 21-23 mila spettatori.
I TEMPI Dopo il voto in Aula sono scattati così i 60 giorni per presentare eventuali osservazioni, poi gli uffici dovranno rispondere e potrebbero servire tra due o quattro settimane di tempo in base al numero di questioni che verranno sollevate. Poi sarà necessario un nuovo passaggio in Consiglio per l'approvazione definitiva della variante.
Entro il 2016 il Consiglio comunale dovrebbe approvare anche un progetto-guida che renderà omogenei gli interventi previsti in quell'area tra il Parco degli Anelli nel lungomare, lo stadio e la zona sportiva tdi Monte Mixi.
Di questo dovrà tenere conto il Cagliari quando, dopo il via libera definitivo alla variante, finalmente presenterà il progetto per lo stadio provvisorio e l'altro, più complesso, per quello definitivo.
GLI OBIETTIVI Il primo sarà la ricostruzione dell'impianto smantellato a Is Arenas, una struttura di proprietà del Cagliari che potrà ospitare 16 mila spettatori nell'area tra i Distinti e il mercato di Sant'Elia. Poi si giocherà la partita più grossa per il nuovo stadio, un traguardo che sembrava irraggiungibile fino a pochi anni fa ma che ora mette tutti d'accordo e sembra a portata di mano. La società spera di cominciare il prossimo campionato nell'impianto provvisorio e di arrivare all'anno del centenario con uno stadio nuovo di zecca.
Marcello Zasso