S.ELIA.
«I nostri tenici sono già andati a fare le verifiche: se tutto va per il verso giusto nel giro di un mese l'ascensore potrebbe tornare in funzione». Buone notizie dalla commissaria straordinaria di Area Simona Murroni per Stefano Saba, il disabile che da due anni è prigioniero in casa a Sant'Elia. L'impianto è fermo a causa di un debito di oltre 4 mila euro accumulato dai condomini di palazzo Gariazzo in via Schiavazzi, a farne le spese più di tutti è il 35enne bloccato su una sedia a rotelle al secondo piano. «Stiamo facendo un grande sforzo, accollandoci noi i costi tecnici, la prolungata assenza di manutenzioni ha compromesso alcune parti meccaniche e saranno necessari 3-4 mila euro per rimettere in funzione l'impianto», spiega la commissaria.
Ma resta da risolvere il problema del debito maturato dai condomini morosi e Area ha trovato una soluzione d'urgenza. «Siamo pronti ad accollarci noi quella spesa e anticipare i soldi, in modo da poter sistemare l'impianto e permettere a quel giovane di uscire comodamente di casa - aggiunge Murroni - ma il costo sarà poi spalmato sulle quote dei condomini, riteniamo sia la soluzione più corretta anche nei confronti degli altri inquilini che pagano regolarmente le quote per avere i servizi». Sarà necessario, però, che un rappresentate del condominio firmi il contratto per la manutenzione che permetta di riportare sui binari corretti tutta la questione. Ma l'importante, per ora, è che Stefano Saba possa uscire di casa senza essere portato in braccio nelle scale buie e pericolose.
Marcello Zasso