Con il risparmio introdotto dal nuovo decreto fiscale si recupereranno 700 milioni
Oltre 124mila richieste per poter rateizzare 1,2 miliardi Il Fisco ci ritenta: niente sanzioni o interessi passivi per chi salderà il conto con Equitalia usufruendo della rottamazione delle cartelle esattoriali. Da lunedì è disponibile online il modulo di richiesta per il pagamento agevolato delle vecchie pendenze con l'Agenzia delle Entrate, l'ennesima possibilità concessa ai cittadini che non hanno rispettato dal 2000 al 2015 le scadenze per Irpef e Irap, contributi Inps e Iva (esclusi quelli relativi alle importazioni), canone Rai e contravvenzioni per violazioni del codice stradale.
LA RATEIZZAZIONE Sarà quindi l'ennesima mano tesa verso migliaia di sardi morosi, dai quali solo nel 2015 sono arrivate oltre 124.000 richieste per la rateizzazione di quasi 1,2 miliardi di debiti. Se il risparmio portato dal nuovo decreto fiscale oscillerà come promesso dal 25 al 40%, entro il 2018 Stato, Regioni e Comuni potrebbero recuperare dall'Isola fino a 700 milioni. Un bel gruzzolo supplementare per i bilanci delle amministrazioni pubbliche, considerato che, sempre nel 2015, Equitalia è riuscita a riscuotere in Sardegna solamente 266 milioni.
LE SCADENZE I cittadini avranno tempo fino al 23 gennaio del 2017 per presentare la domanda di rottamazione e scegliere il programma di rientro preferito, con la possibilità di suddividere il debito fino a quattro rate, l'ultima delle quali da onorare obbligatoriamente entro 15 marzo 2018. Equitalia avrà quindi l'obbligo di dare risposta prima del 24 aprile 2017 confermando il piano stabilito: il numero delle rate, il loro ammontare, l'eventuale tasso di interesse applicato e la scadenza.
IL DECRETO Potrebbe subire qualche limatura durante il passaggio in commissione Bilancio della Camera. Tuttavia sarà quasi certo che al nuovo importo da pagare non contribuiranno le sanzioni e le more accumulate negli anni. In compenso i contribuenti accettando i termini di rottamazione dovranno rinunciare a ogni contenzioso pendente. Lo sconto sarà proposto anche a chi sta già usufruendo di una rateizzazione della cartella fiscale e in questo sarà oggetto di agevolazione soltanto il debito residuo.
IL MODULO DI RICHIESTA Dovrà essere depositato direttamente alle sedi dell'agenzia di riscossione o in alternativa spedito all'indirizzo di posta elettronica. Il saldo delle nuove rate avverrà tramite addebito in conto corrente, bollettini precompilati o allo sportello. L'Agenzia questa volta non ammetterà mancati o ritardati pagamenti. I recidivi non potranno più usufruire dell'agevolazione e dovranno obbligatoriamente onorare il vecchio debito con tanto di more e interessi aggiuntivi.
Luca Mascia