Una seconda vita
per il campo Gutierrez Il sindaco Massimo Zedda lo ha indicato come uno dei punti importanti nelle dichiarazioni programmatiche presentate in Consiglio comunale: entro il 2021 si dovrà arrivare «al recupero dell'Ippodromo».
L'impianto intitolato al generale Gutierrez è destinato a una seconda vita. La prima, a gestione pubblica, non è stata delle migliori, con l'ippodromo mai decollato del tutto e alla prese con situazioni di degrado. Eppure i finanziamenti non sono mancati. Ora si spera nel bando dello scorso giugno: le domande per le manifestazioni di interesse per la gestione dell'ippodromo sono arrivate il 15 settembre. La società ippica ha fatto sapere che i plichi verranno aperti una volta concluse le operazioni di affidamento della gara del ristorante e delle strutture sportive. C'è un motivo: per il rilancio dei 20 ettari tra mare e laguna si è puntato a due distinti bandi indetti dalla società controllata dal Comune - socio di maggioranza -, Agris e dall'uscente Camera di commercio che sta dismettendo le quote. La presidenza ora è in mano ad Antonio Gulleri, funzionario comunale.
La carta per il rilancio è dunque quella dell'affidamento della gestione ai privati dei campi sportivi, del ristorante-club house e dell'intera struttura. Qualche mese fa il consigliere comunale Pierluigi Mannino aveva lanciato un allarme: «I vincoli urbanistici e paesistici esistenti sull'area rischiano di essere aggirabili». Dunque, chi si aggiudicherà la gestione - secondo il consigliere - potrebbe costruire. Il numero uno della società ippica aveva però chiarito: «Esistono molti anticorpi normativi rispetto a eventuali tentativi di speculazione. Io sono ambientalista convinto, non accetterei mai di far costruire in quell'area». (m. v.)