Spiragli da Roma per la sede unica del liceo Artistico di Cagliari
Liceo Artistico di Cagliari diviso in tre parti tra centro città, Pirri e Monserrato: il ritorno a una sede unica ora passa attraverso Roma. Il ministero dei Beni culturali è già operativo e presto potrebbe presentare una proposta che accontenti studenti e docenti scesi in piazza con lezioni all’aperto e “artistiche” sfilate per dire no alla divisione in plessi. Uno smembramento – queste le ragioni della protesta – che non garantisce presente e futuro allo storico istituto cagliaritano. È quanto emerso dall’audizione nella capitale di una rappresentanza del ‘Foiso Fois’ ricevuta questo pomeriggio da una commissione del Ministero dei beni culturali, settore educazione e ricerca. L’invito da Roma era arrivato dopo una lettera inviata al ministro Dario Franceschini. L’sos non era passato inosservato. Poi era arrivata la risposta con l’appuntamento di oggi. L’incontro è durato circa un’ora.
“Abbiamo illustrato la situazione – spiega all’ANSA il docente Domenico Di Caterino – sottolineando la nostra anomalia italiana ed europea e mostrando la nostra preoccupazione per la logistica e la ricerca artistica. I nostri interlocutori erano comunque già informati dei fatti, anche se a tratti hanno mostrato la loro meraviglia per quello che stava succedendo a Cagliari. Siamo soddisfatti dell’incontro. Anche perché si tratta di un’apertura di dialogo con la possibilità di aggiornare nel tempo il quadro della situazione”. Obiettivo: trovare al più presto una soluzione per l’Artistico di Cagliari. La notizia del trasferimento nei locali del Besta di Monserrato era arrivata a inizio anno scolastico. Poi le proteste e il trasloco parziale da via Sant’Eusebio a via Cesare Cabras: gli studenti dallo scorso ottobre si dividono quindi tra Cagliari e Monserrato. E, per raggiungere la nuova sede, utilizzano delle navette messe a disposizione per rendere meno gravoso almeno il problema dei trasporti.