Il concorso internazionale si svolgerà a febbraio: il fulcro sarà Alghero ma saranno coinvolte Nuoro, l’Ogliastra e Cagliari
di Claudia Carta
JERZU. Alleanza tra Sardegna, Francia e Spagna per la promozione comune di uno dei vini più rappresentativi del Mediterraneo: il Cannonau sardo, il Grenache francese e il Grenacha spagnolo. Un vino rosso che sarà in vetrina in Sardegna per la quinta edizione del concorso Grenaches du Monde 2017, organizzato da Laore in collaborazione con il Conseille interprofessionel des Vins du Roussillon (Civr) detentore del marchio. Dai Tacchi di Jerzu – «una delle tante patrie del Cannonau», come lo ha definito l’assessore all’Agricoltura, Elisabetta Falchi – si alza ufficialmente il sipario sulla quinta edizione del concorso internazionale di vini Grenaches du Monde. Il meeting internazionale si svolgerà dall'8 all'11 febbraio e toccherà diverse zone dell'isola. Alghero ospiterà il concorso vero e proprio, che il 10 febbraio metterà a confronto i campioni di vino provenienti dai produttori dei tre Paesi. Inoltre è previsto un tour tra le aree vitivinicole del Nuorese, la visita al Museo etnografico di Nuoro e al sito nuragico di Barumini. Infine l'11 febbraio, a Cagliari, ci sarà la festa finale all'ex Manifattura Tabacchi. Ad anticipare l'evento, ieri a Jerzu, la prima riunione dei rappresentanti dei consorzi di tutela dei tre vini per valorizzare le produzioni e avviare ulteriori collaborazioni, come il progetto dei Grenaches del Mediterraneo.
La presentazione delle tappe del concorso, dei partner di progetto e degli aspetti significativi di quello che è a tutti gli effetti un confronto planetario, si è svolta nella sala della Cantina sociale Antichi Poderi di Jerzu. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche la direttrice di Laore Maria Ibba, il presidente del Consorzio di tutela del Cannonau Marcello Usala, il presidente di Unioncamere Agostino Cicalò, il sindaco di Jerzu Roberto Congiu e quello di Alghero Mario Bruno, l’assessore delle attività produttive del Comune di Cagliari Marzia Cilloccu, insieme ai rappresentanti di Civr. Presenti al completo anche i Consorzi di tutela sardi, nonché i rappresentanti di associazioni e Consorzi di tutela vitivinicoli francesi, spagnoli e italiani. Un vero e proprio meeting internazionale di tre giorni in preparazione alla kermesse di febbraio che vedrà l’isola palcoscenico privilegiato per la valorizzazione dei suoi prodotti d’eccellenza. Parola d’ordine: sinergia.
«Abbiamo voluto fare il punto sul lavoro che si dovrà fare nei prossimi anni a livello di promozione – dice l’assessore Elisabetta Falchi –. Riteniamo, infatti, che la Sardegna possa essere un territorio particolarmente favorevole, al centro del Mediterraneo, e vogliamo promuovere quelli i nostri vitigni pregiati. Un’occasione utile per capire come, con Consorzi più forti, più organizzati rispetto ai nostri, si possa lavorare insieme con operazioni comuni di promozione, appunto, di tutela e valorizzazione, ma anche di studio, ricerca e innovazione». Soddisfazione anche per il presidente del Consorzio tutela vini Cannonau e presidente della Cantina sociale di Jerzu, Marcello Usala, che invita tutti i consorzi isolani a sedersi attorno al tavolo, portare il confronto nelle sedi istituzionali per creare un
unico grande organo di tutela che parli compatto e con voce unitaria, in nome della qualità: «Sono maturi i tempi per pensare a un unico consorzio che possa creare il massimo coinvolgimento e cogliere le opportunità offerte dai bandi della programmazione europea che si stanno ormai avviando».