Autore: Marcello Polastri il 08/11/2016 15:09
Messi insieme supererebbero di gran lunga i 300 ANNI di storia. Sono le attività commerciali di Pirri, la cenerentola di Cagliari che sopravvive ai margini del capoluogo sardo cercando di stare a galla tra le onde di un commercio altalenante.
Bar, pasticcerie, macellerie, botteghe artigiane, unite all'insegna del buon cibo e della buona cucina, dell'arte della lavorazione del legno o dei dolci, mantengono inalterato un rapporto fiduciario tra esercenti e clienti. Entrambe sono un valore umano di grande spessore, un patrimonio da non trascurare.
L'ANGOLO DEL CAFFÈ di piazza Italia (angolo via Enrico Toti) ha appena compiuto 33 anni di vita. Si tratta dell'ex BAR IL CACCIATORE. Ad aprire la serranda una mattina d'inverno nel 1983, "quando a Pirri si girava molto più a piedi che in auto", fu Emanuele Boi (e suo padre), che tutte le mattine serve caffè e paste sorridendo davanti ai suoi clienti affezionati.
L'INTERVISTA. "Siamo una realtà ben integrata nel territorio, super contenti del nostro lavoro eccetto per il continuo massacro che subiamo con la tassazione. E poi - esclama il gestore dell'Angolo del caffè - ci piacerebbe aver meno traffico in piazza Italia, meno smog, insomma sarebbe bello pedonalizzare il centro storico di Pirri pur rendendomi conto che ciò rimarrà un sogno".
UN PROGETTO, quello della "pedonalizzazione e della riqualificazione della piazza" voluto anche da altri esercenti di Pirri. "Se attuata, la riqualificazione della Piazza, ridurrebbe il traffico e meglio integrerebbe le nostre attività artigianali, come d'altronde avveniva nel lontano passato" conclude ANTONELLO PUDDU, gestore della bottega artigiana di lavorazione del legno situata in piazza Italia 5, SU MAISTRU E LINNA.
Accanto al portone della bottega fanno nella mostra sedie di legno, giocattoli, cavallini a dondolo e mobiletti. A due passi, sempre in piazza Italia, troviamo altre attività storiche.
Una delle MACELLERIE più rinomate del centro storico di Pirri è la SANNA. Ha compiuto i 70 anni di storia, seguita da un'altra macelleria inaugurata circa 60 anni fa da PAOLETTO PORRU.
Una delle pasticcerie più famose della centralissima
piazza Pirrese? Oltre allo storico BAR MARIUCCIA, la DOLCE ISOLA.
A due passi dallo spazio dell'Ex Vetreria, praticamente davanti al portale d'ingresso, troviamo una vetusta DROGHERIA.
Venne aperta da TZIA GESUINA PUDDU ed oggi è gestita dai figli Alessandro e Maurizio Sollai in compagnia del loro babbo, Alessandro. In attività dal 1960, si dice che questa drogheria al cio interno ospita un COLORIFICIO BOERO, sarebbe l'attività commerciale (ad oggi esistente) più vecchia di Pirri.
Certo, non ci sono più le cantine di una volta, ospiti oltre la lolla delle CASE CAMPIDANESI. E però, chi ha necessità di detersivi o ferramenta, si reca giusto da qualche decennio proprio da "Tzia Gesuina" senza dover ricorrere alla grandi catene di distribuzione (oppure navigare nel web) in cerca di prodotti per la casa).
O come Signora Pina. Lei è la panettiera doc di Pirri, in quel negozio dove ancora si sente il profumo vero del pane, delle pizzette, e quello dei ravioli fatti in casa. Un panificio storico, quello all'angolo tra via Risorgimento e il mercato di Is Bingias, che esiste e resiste dal oltre 70 anni.
Compie 25 anni la PARRUCCHIERIA INSIEME, di PAOLO FADDA, situata in via Enrico Toti e sempre in zona troviamo anche L'OTTICA GIUSEPPE TINTI, coni suoi quarant'anni di attività.
Attività commerciali che, abbiamo detto, sopravvivono a Pirri, lontane dalle mura di un centro commerciale o riunite sotto lo stesso tetto, neppure in un unico consorzio commerciale.
Da sole, giorno dopo giorno, continuano a sopravvivere come se fossero le botteghe di una volta, con porte e finestre affacciate sulla stessa piazza, ancora lì, in piazza Italia, dove in tanti passano veloci in auto o sul bus. E dove da qualche tempo i COMMERCIANTI VENUTI DALLA CINA hanno aperto bottega.
DELLA TRANVIA DEL CAMPIDANO, con la sua locomotiva che faceva sosta proprio in questo spiazzo, non resta vivo neanche il ricordo. Delle vecchie botteghe Pirresi però, del tramandare il mestiere di padre in figlio, si rinnova però la speranza per una sopravvivenza duratura.