Ansa News
Regione, Miur, Anci e Uisp insieme per promuovere uno stile di vita all'insegna dell'alimentazione corretta, del movimento fisico, al riparo dall'abuso di fumo e alcol. L'accordo - valido per tre anni - è stato siglato dall'assessore alla Sanità Luigi Arru, dal presidente dell'Anci Pier Sandro Scano, dal direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani, e dal presidente di Uisp (Unione italiana Sport per tutti) Sardegna, Salvatore Farina.
"Vogliamo unire le forze per rilanciare l'importanza di comportamenti favorevoli alla salute, a fronte dell'invecchiamento della popolazione pensiamo ora a cambiare", ha spiegato Arru. La Sardegna è una delle cinque Blue Zone del mondo (dove la gente vive più a lungo), ha ricordato, "ebbene, dagli studi fatti sui centenari risulta che mangiavano in modo sano, che il peso era tenuto sotto controllo e che non fumavano troppo". Il protocollo - per il quale sono stanziati 42 milioni di euro - consentirebbe di contenere la spesa sanitaria. "Nell'Isola i farmaci per i quali c'è più domanda sono gli inibitori di pompa, gli anticolesterolo, per la vitamina d e antipertensivi. L'ipotesi è che l'attività motoria costante, fatta almeno tre volte alla settimana, favorisca una diminuzione dell'uso di questi farmaci, tutti convenzionati - ha spiegato l'assessore - Ad oggi abbiamo risparmiato 17 milioni di euro grazie anche alla collaborazione dei prescrittori".
Per il presidente dell'Anci, "il protocollo è uno strumento, mangiamo troppo e male, ci muoviamo poco: i Comuni fanno già molto anche se c'è il problema delle strutture sportive da tenere in efficienza e in alcuni casi da costruire". Anche nelle scuole si fa già tanto, ha fatto presente Feliziani, "ma il fatto di agire come rete ci dà forza, ci aiuta a promuovere uno stile di vita sano tra i ragazzi, cosa sempre più difficile perché i competitor sono i social network, gli smartphone". Il presidente di Uisp, Farina, ha sottolineato che "l'accordo che firmiamo è il primo del genere che comprende anche l'ufficio scolastico". Detto ciò, "lo sport deve essere uno strumento di prevenzione e la Sardegna una palestra a cielo aperto".