Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I genitori si improvvisano vigili Davanti alla scuola il divieto di transito non viene rispettato

Fonte: L'Unione Sarda
7 novembre 2016

VIA TEMPIO.

La richiesta: «Telecamere e Municipale per impedire il passaggio delle auto»

 


Hanno rischiato di essere travolti da un'auto due bambini, l'altra mattina in via Tempio: mancavano pochi minuti al suono della campanella e si accingevano a varcare il portone della scuola. A salvarli sono stati i pronti riflessi della loro madre. Il problerma è che quell'auto nella strada strettissima del rione Villanova non doveva esserci. Dall'anno scorso, per garantire la sicurezza dei centocinquanta scolari della paritaria Chatterbox, è stato istituito il divieto di transito all'entrata, dalle 8 alle 9 e, nel pomeriggio, all'uscita, dalle 16 alle 17.
LA SCELTA Lo ha deciso il Comune. Lo avevano sollecitato, nel nome della sicurezza, la direzione scolastica e i genitori. Gli stessi che l'altra mattina - alla luce dello scampato pericolo di qualche giorno prima - hanno inscenato una manifestazione, trasformandosi in vigili urbani per ricordare agli automobilisti più distratti («Il cartello all'ingresso di via Tempio parla chiaro», avvertono) che in quegli orari vige il divieto.
LA TEMPESTIVITÀ «Siamo così abituati all'auto da non riuscire a farne a meno neppure davanti ai pericoli di una strada come via Tempio, dove l'ingresso della scuola dà direttamente sulla carreggiata», racconta la madre dei due bambini salvati. «Grazie a una campagna di convincimento pressante le cose stanno lentamente cambiando ma, se la stragrande maggioranza dei genitori raggiunge la scuola a piedi, altri automobilisti continuano a non vedere il cartello di divieto». E qualcuno non rinuncia neppure a correre, vivendo con fastidio le rimostranze dei padri e delle madre che pretendono sicurezza.
LA DIREZIONE Luisa Massidda è la dirigente responsabile della comunicazione della Chatterbox School: «Alla mia richiesta di invertire il senso di marcia e rispettare il divieto di transito mi sono sentita rispondere di farmi i fatti miei. “Lei è una vigilessa? No, e allora si faccia da parte. Io vado avanti”: così ha detto un padre che, tra l'altro, aveva a bordo il figlio». E forse anche per questo che in via Tempio cresce la richiesta di un vigile urbano almeno per gli orari di ingresso e di uscita dalla scuola. «Perché se è vero che la segnaletica esiste, è anche vero che farla rispettare è ancora difficile», avverte la dirigente, Marinella Salaris. «Le macchine passano rasenti al portone della scuola, se poi qualcuno lascia l'auto in sosta i rischi aumentano a dismisura. Abbiamo chiesto anche la presenza di un nonno vigile ma per via Tempio non è mai stato assegnato. Forse sarebbe davvero necessario sistemare una telecamera per dissuadere chi il cartello di divieto di transito non vuole vederlo».
I RISCHI Questione seria, insomma. Se è vero che l'altra mattina il rischio dell'incidente è stato superato, è anche vero che ogni giorno si ripropone il problema per gli scolari. «Basta un nonnulla, una distrazione che per i bambini è condizione normale, e se gli automobilisti non hanno mille occhi può scapparci la tragedia», dicono dirigenti e genitori.
I DISAGI Non tutti, però, in via Tempio (leggi alla voce residenti) riescono a digerire il divieto di transito dalle otto alle nove e dalle quattro alle cinque del pomeriggio. «Difficile pensare che non si possa uscire di casa in quegli orari in cui vige lo stop alle auto», commentano alcuni abitanti, già furibondi per la rivoluzione del traffico a Villanova a causa dei lavori in piazza Garibaldi. In piazza San Domenico, davanti alla scuola delle Missioni, le mamme confermano i disagi. «Il cambio dei sensi unici ha creato molti problemi. Lo ammetto: per poter portare mio figlio a scuola passo in via Tempio. Se non lo facessi dovrei fare un giro incredibile». Da Villanova a Castello i problemi non cambiano. Per i genitori e per chi abita a due passi dal Bastione. Alle 8,30 come alle 13,30 basta poco per creare il caos. File snervanti, motori accesi, smog e proteste in piazza Angioni, via Canelles e via del Fossario.
Andrea Piras