Non è boom di acquisti tra i croceristi in via Roma e nel Largo
All'ora di pranzo il cuore di via Garibaldi è deserto. Poche serrande alzate, pochi e delusi i turisti in giro nonostante l'arrivo di due affollate navi da crociera. Più ci si avvicina al porto più aumenta il numero di negozi aperti ma anche in via Manno c'è chi non rinuncia alla pausa pranzo rinunciando alla possibilità di fare qualche affare in più.
Chi sbarca in città e sale lungo largo Carlo Felice si trova l'ultimo cantiere rimasto, che lo accoglie in via Manno, dove si trovano le prime due attività commerciali chiuse al pubblico. Chi vende abbigliamento è rimasto aperto mentre non puntano sui soldi dei croceristi i commercianti che si occupano di gioielli e orologi.
I cinquemila croceristi che ieri hanno invaso la città hanno trovato comunque aperti quasi tutti i negozi tra via Roma e il largo, ma gli scontrini battuti sono stati al di sotto delle aspettative. «In molti vengono prelevati al porto e portati direttamente in gita, le ore principali in cui ci aspettavamo l'arrivo di clienti sono state un flop», commenta Daniela Talloru, commessa del negozio Nuovo Olympia che ha preso il posto del cinema sotto i portici di via Roma, «speriamo che passino di qua almeno prima di salire sulla nave e ripartire. Ma noi ci crediamo e restiamo aperti, nonostante non tutti abbiano ancora capito che grande opportunità abbiamo». In via Roma i croceristi non mancano e si fermano anche a curiosare tra i banchetti dei numerosi hobbisty.
Marcello Zasso