VIALE REGINA ELENA. L'assessore: «Era tutto chiaro dall'inizio». Sarà bandita una nuova gara
Improvvisa rinuncia dell'aggiudicatario: «Ci sono troppi vincoli»
Il bar-ristorante del Giardino sotto le mura resta vuoto. E la passeggiata coperta, quando e se aprirà, pure. Mancava solo una formalità burocratica per l'avvio delle attività nelle strutture di viale Regina Elena ma, all'ultimo, il vincitore del bando del Comune si è ritirato. «Troppi vincoli sulle modalità di utilizzo degli spazi e sugli orari. Ho fatto i conti dopo l'aggiudicazione, non mi conveniva, a quelle condizioni è difficile fare impresa»: il passo indietro è di Antonio Caddeo, titolare della Locanda che porta il suo cognome. La sua offerta era stata giudicata migliore delle altre: pagando un canone di 5.490 euro al mese avrebbe potuto occupare e gestire per dieci anni il locale ai piedi del Bastione. E, alla fine dei lavori ancora in corso, allargare il business alla galleria dentro le mura pisane. Ha cambiato idea. E il bando fa un nuovo flop, dopo quello registrato l'anno scorso: ad agosto si era scoperto che nessuno degli aspiranti gestori dei locali aveva i requisiti. Stavolta è diverso: Caddeo li possiede, ma rinuncia. Non è certo contento l'assessore Paolo Frau. I suoi uffici del Verde pubblico, che hanno indetto e portato avanti la gara, hanno fatto il possibile per aprire finalmente al pubblico un edificio realizzato da anni e mai utilizzato: «Non entro nel merito di scelte imprenditoriali», dice il rappresentante della giunta di Massimo Zedda, «ma i criteri di concessione erano chiari fin dall'inizio. Le attività in quegli spazi devono essere compatibili con le esigenze di chi vive nella zona. A questo punto», aggiunge, «procederemo in fretta con un nuovo bando, per dare un servizio alla città». E se Frau mantiene il volto buono dell'amministrazione, quello inflessibile è degli uffici: il documento che revoca l'aggiudicazione alla Locanda Caddeo, firmato tre giorni fa dal dirigente Claudio Papoff, stabilisce di incamerare la cauzione versata e di valutare se avviare una causa per danni. Sembra che su quell'area di viale Regina Elena si abbatta la maledizione della passeggiata coperta. La galleria sotto il Bastione è chiusa da anni per misteriose infiltrazioni. I lavori per l'anello verde lì accanto, del quale fa parte il Giardino sotto le mura, si erano interrotti a causa del fallimento della ditta e gli spazi sono stati interdetti a lungo. Poi, a costruzioni realizzate e dopo un periodo di incertezza, a dicembre 2013 il Comune ha lanciato una manifestazione d'interesse: a disposizione c'erano i locali davanti alle fontane con le statue di Sciola e, appena pronta, anche la gestione della passeggiata. A luglio 2015 si è scoperto che le migliori offerte arrivavano da società che non avevano i documenti in regola. Nuova gara, indetta prima dell'estate scorsa. Aggiudicata a luglio, in via provvisoria, alla Locanda Caddeo, che doveva aprire le attività lo scorso primo ottobre dopo aver fornito qualche documento ulteriore. Invece niente. «Avremmo gestito solo l'interno degli edifici. Ci era preclusa la possibilità di utilizzare gli spazi del giardino. E per la veranda dovevamo sottostare alla regole delle concessioni di suolo pubblico, con nuove richieste di autorizzazioni», spiega Caddeo, «in più era impossibile mettere musica dopo una certa ora. Massimo fino a mezzanotte e comunque sempre con autorizzzioni. No, così era impossibile. Non avevo certezze».
Enrico Fresu