Rassegna Stampa

Il Sardegna

Circoscrizioni, la protesta bocciatura per il bilancio

Fonte: Il Sardegna
29 aprile 2009

I voti. Pirri, Castello e La Palma: no alla manovra del Comune. Gli altri: sì con riserva

L'assessore al Decentramento: «Quante sarebbero in grado di gestire fondi e poteri?»

Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Parere positivo, basta che le deleghe diventino effettive. Tre circoscrizioni su sei hanno approvato il bilancio di previsione del Comune. Chiedono però (ancora), al Consiglio, l'approvazione delle delibere quadro necessarie perché il loro potere di decidere non rimanga sulla carta. Su quella dello Statuto comunale all'articolo 54, e su quella del regolamento del decentramento, all'articolo 28. Due articoli che, in teoria, consentirebbero ai parlamentini di coprire una buca senza dover attendere i tempi biblici del Comune. In teoria. Anche se qualcuno ci crede ancora: il presidente della due (Sant'Avendrace), Antonio Puddu, per esempio. «Abbiamo approvato il bilancio perché lo giudichiamo buono - dice - ma dobbiamo essere in grado di esercitare i poteri che ci spettano. Solo questo chiediamo, che il decentramento (nel quale credo fermamente, per questo non mi sono mai candidato al Consiglio comunale) diventi una realtà». Nella 4 (San Benedetto/Fonsarda) tira la stessa aria. Bilancio approvato ma a condizione che, spiega il presidente Alessandro Sorgia, «vengano recepiti gli emendamenti sulle risorse da attribuire alla circoscrizione, e sulle funzioni (le deleghe, insomma) che ci spettano».
DELEGHE SULLA CARTA da oltre dieci anni, insomma. Ma la fiducia non manca. Chissà se è ben riposta. «La questione decentramento è complessa - commenta Daniela Noli, assessore al Decentramento e non solo - quante circoscrizioni sarebbero davvero in grado di gestire fondi e poteri? La verità è che dai verbali ci risulta che molte delle riunioni dei parlamentini sono deserte o vengono chiuse dopo pochi minuti. Bisogna lavorare in modo diverso, ripartire dalla ridefinizione delle circoscrizioni». Non proprio un buon segno. «Il bilancio di previsione del Comune? Non l'abbiamo neanche preso in considerazione - ammette il presidente della 1 (Stampace/Villanova), Gianfranco Carboni - Si tratta di un parere non vincolante, del tutto inutile e noi avevamo ben altro da fare. E poi ci hanno mandato il documento, sei risme di carta, solo qualche giorno prima della discussione in Consiglio. Il Comune - continua - rema contro le circoscrizioni, che vengono progressivamente depauperamento. Mi dicano quando mai sono state prese in considerazione le nostre proposte. Non si riesce a tappare neanche una buca e sono capaci di contattarci solo in periodo di campagna elettorale». Per la Municipalità di Pirri il discorso è diverso. Per il consigliere Emanuele Armeni il no al bilancio dipende «dal mancato recepimento delle proposte fatte l'anno scorso, del tutto inascoltate. La Giunta ha dimostrato ancora una volta di parlare a vanvera su Pirri. Inoltre il bilancio non prevede alcuno stanziamento di denaro per rimediare al dissesto idrogeologico ». ¦