Indagini anche a Sant'Elia alla ricerca di alcuni siti sommersi
Specialisti dell'archeologia subacquea in mare, nei prossimi giorni, per indagare sulla possibile presenza di siti antichi sommersi nelle aree in cui sorgerà il nuovo porticciolo dei pescatori di Sant'Elia e nell'avamporto del Porto Canale, dove dovranno essere realizzate nuove opere a mare.
Mercoledì i sub della Soprintendenza, dopo il nulla osta della Capitaneria arrivato in settimana, cominceranno le immersioni a Giorgino. Un tratto di costa che guarda a scirocco particolarmente delicato per la presenza di una consistente movimento navale anche nell'antichità. È qui che anche in un recente passato non sono mancate le scoperte archeologiche.
Partiranno tra breve anche le indagini a Sant'Elia. Proprio i sub guidati dall'archeologo subacqueo della Soprintendenza Ignazio Sanna avevano individuato “indagato” un relitto del 1600 a circa 140 metri dalla costa e nel punto in cui sarebbe dovuto nascere uno dei due moli dell'approdo peschereccio. La scoperta aveva così costretto il Comune di Cagliari, ideatore dello scalo peschereccio, a modificare parzialmente il progetto spostando la linea di posa della banchina. La nave resterà adesso all'interno del porticciolo e potrà essere ispezionata e magari recuperata. Gli archeologi dovranno anche valutare se esistano anche altre emergenze, magari più antichi. A cominciare da una serie di zone già ispezionate dove sono state scoperti resti di epoca romana. È qui che la Soprintendenza eseguirà ripetuti sondaggi.
A. Pi.