Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il sapere unisce gli uomini, parola del Festival Scienza

Fonte: L'Unione Sarda
28 ottobre 2016

Grandi Eventi A Cagliari dall'8 novembre la IX edizione, poi tappe a Oliena e Oristano

 

 

 

 

E ra il 29 settembre del 1954 quando, in un'Europa dilaniata dal secondo conflitto mondiale, nasceva il Cern. L'idea dei dodici Stati che istituirono l'Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare era una: usare la scienza per rimettere insieme un'Europa segnata dalla guerra. Fu un'idea visionaria e di alto profilo, che proiettava il Cern verso il futuro.
Oggi, con il lavoro di équipe che unisce scienziati di varie nazionalità, religioni e culture, la scienza continua a essere veicolo di conoscenza, sviluppo e pace. Sulla scia di questa forza si aprirà a Cagliari, la nona edizione del “Festival Scienza”, sei giornate, dall'8 al 13 novembre, che ruotano intorno al tema “La scienza che unisce i popoli”.
«Ci siamo posti la domanda se mettere un punto interrogativo a questo tema. Ma siamo certi di questo concetto: la scienza ha la forza di unire gli uomini intorno a un'unico obiettivo, superando così i conflitti», ha sottolineato Elisabetta Piro, presidente dell'associazione Scienza Società Scienza, organizzatrice dell'evento.
I LUOGHI DEL FESTIVAL Si svilupperà tra l'Exma di via San Lucifero e il Ghetto, arricchendosi quest'anno di altre tre prestigiose sedi: la Cittadella dei Musei, Villa Muscas e l'Auditorium comunale. Saranno più di 75 i relatori e gli animatori che si alterneranno tra gli oltre 120 appuntamenti in calendario. Per il secondo anno consecutivo si conferma l'appuntamento con “Scienza in festa” ad Oliena, nelle giornate del 24 e 25 novembre, mentre novità della nona edizione sarà la tappa a Oristano, dal 5 al 7 dicembre.
L'INAUGURAZIONE La manifestazione si aprirà martedì 8, alle 16.30, con il rettore Maria Del Zompo e con la conferenza “Gap di genere nella scienza: l'Università come opportunità”. A seguire la lectio magistralis tenuta da Guido Tonelli, fisico del Cern, dal titolo “La nascita imperfetta delle cose. La grande corsa alla particella di Dio e la nuova fisica che cambierà il mondo”. Per tutti i sei giorni si alterneranno scienziati e ricercatori di fama nazionale e internazionale per parlare di fisica, scienza, chimica, matematica, alimentazione, cartografia, geologia e scienze naturali. Tra gli ospiti di prestigio, Paolo Gallina, vincitore del premio Galileo 2016, che presenterà il suo libro “L'anima delle macchine”, Gianluigi Gessa, medaglia d'oro al merito della Sanità pubblica, Eugenio Coccia, ordinario all'Università di Roma Tor Vergata e recentemente eletto Rettore della nuova Scuola Universitaria Superiore “Gran Sasso Science Institute”.
DIBATTITI Pensati per i giovani, gli incontri mattutini si svilupperanno tra l'Exma, il Ghetto e la Cittadella Museale. A partire dalle 9, gli studenti potranno confrontarsi e dialogare con gli esperti su argomenti scientifici e tecnologici di grande attualità. «La nostra speranza è che attraverso questi seminari i giovani possano appassionarsi alle università scientifiche», ha dichiarato Piro.
SPETTACOLI E MOSTRE Il festival pensa anche hai più piccoli con una serie di spettacoli (“Prima che il tempo finisca”, “Harry Potter e i doni della scienza”, “L'orchestra di Einstein”, solo per citarne alcuni) che avvicinano la scienza al teatro e alla musica. I bambini e i ragazzi potranno soddisfare la loro curiosità anche attraverso giochi, animazioni, laboratori interattivi che si sviluperanno tra gli spazi dell'Exma e della Cittadella, dal 9 al 13 di novembre.
ALTRE INIZIATIVE Chi lo vorrà potrà visitare musei e biblioteche (Biblioteca Universitaria, Museo di Fisica e Chimica), siti archeologici (Necropoli di Tuvixeddu) e naturalistici (Ecosistema Santa Gilla), siti scientifici (Osservatorio Astronomico di Cagliari). L'idea del festival è quella di diffondere la scienza sul territorio, contribuendo in questo modo a far conoscere il patrimonio scientifico e culturale. Anche per questo il festival farà tappa oltre che ad Oliena, dove ormai è di casa, anche a Oristano.
Simona Arthemalle