Ansa News
Oltre 150 espositori da tutta la Sardegna, sette aree food e 500 posti a sedere. E poi artigiani all'opera e storia e tradizioni dell'Isola. Invitas, ideata da Primavera Sulcitana, dal 29 ottobre al 2 novembre trasforma l'area del porto di Cagliari in un villaggio dai mille colori, saperi e gusti. Un colpo d'occhio notevole per visitatori, turisti e crocieristi in arrivo in quei giorni a Cagliari.
Sabato al taglio del nastro saranno offerti dolci ai presenti e palloncini coloreranno il cielo. Ma prima sarà il momento della parata: sfilano tradizioni, cultura e storia della Sardegna con i protagonisti della cinque giorni presentati ad uno ad uno davanti a pubblico e autorità. Ci saranno tamburini e sbandieratori del Gruppo medioevale di Iglesias, abiti nuragici, Le fruste del Campidano, Mamuthones e Issohadores di Mamoiada, Boes e Merdules di Ottana.Arrivano poi i 'minatori' con le lanterne in una rievocazione storica e ancora tessitrici, minatrici e janas dell' associazione Libera, il 'Marchesato di Villasor', Is Massaius di Teulada con abito tipico e fascine di spighe tra le mani. Chiudono la parata i giochi antichi messi in scena dai bambini di Gonnesa in abiti degli anni Trenta.
In passerella anche una piccola rappresentanza di cuochi ed espositori. Un salto a Invitas è l'occasione per un viaggio tra sapori d'autore e piatti della tradizione rivisitati come su mazzamurru con porchettone, fregola e crostacei, zuppa di ceci e funghi, culurgionis grigliati, pesce fritto e altri piatti di mare, purpuzza alla barbarcina, su pani lentu e pecorino arrosto. E naturalmente pane, dolci, olio, miele, croccantini della sposa e birre artigianali. Il tutto con un'attenzione a vegani e celiaci.