Pubblicato un bando per strutture di accoglienza
I posti sono finiti e allora la prefettura di Cagliari cerca altre strutture disposte ad accogliere i migranti.
In tempi brevi: nei giorni scorsi gli uffici hanno pubblicato l'avviso «esplorativo» che scadrà l'8 novembre, per fare una ricognizione delle associazioni disposte a occuparsi dell'assistenza di chi richiede l'asilo. C'è bisogno di nuovi posti perché l'ondata migratoria dal nord Africa non diminuisce. Anzi. Non è un caso che il governo nazionale preveda nella bozza della Finanziaria 2017 la realizzazione di nuovi centri per l'identificazione dei rifugiati. E uno potrebbe sorgere anche nell'Isola: «Sono in corso le procedure per la realizzazione di due nuovi hotspot a Mineo e Messina e si sta valutando la realizzazione di altri centri di identificazione e smistamento in Calabria, Puglia e Sardegna», è specificato nel documento programmatico che in questi giorni è sotto la lente della Commissione europea.
«Non vogliamo un nuovo centro di smistamento. Il presidente Pigliaru si attivi per scongiurare i piani del governo di Matteo Renzi», attacca Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia. La Sardegna - secondo le ultime statistiche diffuse dal ministero dell'Interno - per il momento ha accolto il 4 per cento dei migranti arrivati in Italia. «La quota prevista e concordata a suo tempo era del 2 per cento», ricorda Locci, «ed è stata superata a causa di una Giunta regionale servile nei confronti del Governo centrale, a sua volta obbediente e con il capo chino di fronte ai diktat dell'Europa». (m. r.)