Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Linee programmatiche del sindaco Zedda all'esame del Consiglio

Fonte: L'Unione Sarda
26 ottobre 2016

PALAZZO BACAREDDA.

Minoranza critica

 

Il dibattito sulle linee programmatiche del sindaco Massimo Zedda ha impegnato il Consiglio comunale di ieri. In attesa di esaminare gli altri punti all'ordine del giorno, comprese le risposte a diverse interrogazioni (tra le ultime quelle di Alessandro Sorgia su piazza Italia a Pirri, di Federico Ibba sullo «stato di grave degrado urbano e sociale nell'area del polo universitario giuridico-economico di viale Sant'Ignazio» e di Loredana Lai sulla richiesta di creare «un protocollo d'interesse pubblico e privato» per scongiurare «il pericolo di cessazioni di attività o fallimenti delle imprese» per il «protrarsi del lavori di sistemazione del bastione Saint Remy e piazza Garibaldi»), l'Aula ha affrontato l'analisi delle dichiarazioni programmatiche per il mandato 2016-2021 con gli interventi critici - dieci minuti previsti per ogni consigliere - dell'opposizione e propositivi della maggioranza. Loredana Lai è stata la prima a parlare (affrontati diversi temi delle linee programmatiche, dal patrimonio agli impianti sportivi, dai lavori pubblici al turismo e alle deleghe per la municipalità di Pirri), sono poi seguiti gli interventi di Peppino Calledda (dalla Città metropolitana al Puc e all'inquinamento acustico), Rita Polo (idee per le politiche sociali), Pierpaolo Vargiu («dichiarazioni disarmanti, manca un'idea forte per il futuro»), Davide Carta («lavoro bene avviato sugli obiettivi primari: crescita sociale e politiche di sviluppo»), Pierluigi Mannino («un compitino»), Fabrizio Marcello («Zedda ragiona come sindaco dei 17 Comuni della Città metropolitana»), Matteo Lecis Cocco Ortu («impensabile che sia la parte pubblica a soddisfare tutte le esigenze»), Marco Benucci («periferie considerate come una risorsa e non come un problema»), Antonello Floris («alcuni passaggi incomprensibili»), Rosanna Mura («nelle linee si trovano un bilancio e uno sguardo rivolto al futuro»), Andrea Dettori («apprezzabile riferimento alle nuove generazioni»), Roberto Tramaloni («richiamato lo spirito identitario»). Il dibattito prosegue oggi dalle 17. (p. p.)