Rassegna Stampa

web Vistanet Cagliari

La Sardegna ha la sua Agenzia delle Entrate: avrà il compito di monitorare le entrate dei cittadini

Fonte: web Vistanet Cagliari
26 ottobre 2016

La Sardegna ha la sua Agenzia delle Entrate: avrà il compito di monitorare le entrate dei cittadini

 

La Sardegna ha la sua Agenzia delle Entrate. Istituita oggi dal Consiglio regionale, l’ASE è stata voluta dalla Giunta Pigliaru e realizzata con la collaborazione di tutte le forze di maggioranza. Avrà un direttore generale, un revisore dei conti, 20 dipendenti, un costo stimato a regime di 2,5 milioni di euro all’anno, una struttura snella ma che garantisce competenze e funzioni strategiche rispetto al controllo del fisco in Sardegna, a garanzia di amministrazioni e cittadini. Prossimo obiettivo, già dal 2017, il riversamento diretto delle compartecipazioni erariali riconosciute alla Sardegna, col duplice obiettivo di garantire certezza di entrate e di tempi. <<L’Agenzia sarda delle Entrate è un pezzo importante per il controllo fiscale complessivo, essenziale per la nostra regione e per gli interessi del popolo sardo>>, ha affermato l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci.
Si realizza così un altro importante pezzo del programma di governo. Primo compito dell’ASE sarà il calcolo preciso delle nostre spettanze, grazie a un monitoraggio costante e a una trattativa paritaria e continua fatta da addetti specializzati direttamente con Roma. L’Agenzia accentrerà la riscossione dei tributi regionali propri (tassa sulla caccia, fitosanitaria, sul diritto allo studio ma anche tributo discarica rifiuti e concessione aziende agrituristiche), 5 milioni di euro all’anno finora dislocati in diversi assessorati e uffici con tutte le difficoltà che questa situazione comporta.
Controllerà costantemente il flusso dei tributi di spettanza regionale derivati (Irap e addizionale Irpef) e compartecipati (per esempio imposta di registro, imposta di successioni e donazioni, accise energia elettrica e tabacchi). Ma non solo: perché l’obiettivo a breve termine, primavera 2017, è il riversamento diretto nelle casse regionali dei tributi erariali compartecipati (per esempio Irpef, Ires, condoni, proventi sui giochi, tasse automobilistiche, iva). Un passaggio, già previsto dalle norme di attuazione, che richiede un accordo con lo Stato già in avanzata fase di attuazione.