Riciclo dei rifiuti, Sardegna tra le prime dieci in Italia
Una Regione virtuosa che nel 2015 ha superato, con 5 anni di anticipo, l'obiettivo Ue fissato per il 2020 del 50% di avvio a riciclo dei rifiuti urbani: la Sardegna, come ha evidenziato il VI Rapporto Banca Dati Anci-Conai su raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti, si conferma fra le 9 Regioni più virtuose in Italia.
Con il 51,58% di avvio al riciclo, la Sardegna - insieme a Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche e alla "new entry" Valle D'Aosta - è già oltre l'obiettivo "2020" della direttiva europea del 1998. In crescita anche del 3,99% l'intercettazione pro capite di raccolta differenziata, che raggiunge i 231,54 kg per abitante, un dato vicino alla media nazionale di 253,28 kg.
"Questa è l'Italia delle Circular City - ha spiegato Filippo Bernocchi, delegato Anci a Energia e Rifiuti - un sistema virtuoso che nel contesto europeo costituisce sempre di più un modello da imitare. I rifiuti rappresentano l'elemento essenziale nel passaggio dall'economia lineare a quella circolare, una sfida nella quale i Comuni stanno giocando un ruolo di primissimo piano, avendo sviluppato al loro interno un'industria del riciclo efficiente che ha trasformato i rifiuti in una reale opportunità di sviluppo per i territori".
Soddisfatta l'assessora regionale della Difesa dell'Ambiente Donatella Spano: "I numeri premiano la Sardegna e il nostro impegno nella costruzione di un'economia circolare perfettamente allineata con la normativa europea", ha affermato l'assessora Spano. "La recente intesa con il consorzio Conai ci porterà a un ulteriore miglioramento delle nostre performance, in termini di quantità e qualità dei rifiuti di imballaggi raccolti in via differenziata, e in un più efficace sistema di monitoraggio che restituisca trasparenza ai cittadini".