Il ministero negherebbe la proroga. Presidenze, Deiana e Medda in corsa
Subito l'autorità unica, nessuna moratoria: sembra questo l'orientamento del ministero delle Infrastrutture per il governo dei porti della Sardegna. La scelta del nuovo presidente che controllerà gli scali di Cagliari e Olbia si avvicina. Perché alcune tessere dello scacchiere nazionale sono già state sistemate. Domani la commissione Trasporti della Camera dei deputati discuterà la nomina di Zeno D'Agostino e Sergio Prete alla guida delle authority del Mare Adriatico orientale e del Mar Ionio. Si tratta di conferme, dunque la decisione è stata più veloce.
DOPO IL REFERENDUM Nel caso della Sardegna, il nome potrebbe arrivare entro dicembre, magari subito dopo il referendum costituzionale, appuntamento che condiziona quasi tutte le nomine politiche. L'autorità dovrebbe essere unica, a differenza delle previsioni delle ultime settimane. A metà settembre il governatore Francesco Pigliaru aveva chiesto - come altri suoi colleghi - una proroga dell'autonomia finanziaria e amministrativa di Olbia. È la stessa riforma a prevedere la possibilità di rinviare la fusione, per un massimo di tre anni. Il governo non sarebbe disposto a concederla facilmente. La posizione di Viale Trento però non cambia: ci sono le condizioni per uno “sdoppiamento”, e per il momento nulla è deciso. Né in un senso, né nell'altro.
I NOMI In queste settimane il ministero delle Infrastrutture ha scremato la lista di oltre trecento candidature arrivate per governare i porti di tutta Italia. Graziano Delrio starebbe lavorando su una rosa di 36 nomi, da cui ricavare i presidenti delle 15 nuove autorità. Nell'elenco ristretto, che circola da qualche giorno, ci sono due sardi: l'assessore ai Trasporti Massimo Deiana, da sempre interessato alla presidenza dell'authority, e la docente dell'University College di Londra Francesca Medda, ex componente del Cda della Sogaer. Spicca l'assenza di quello che fino ad ora era dato tra i favoriti: Chicco Porcu, consigliere regionale per due legislature, renziano, consulente del gruppo Cin Tirrenia, tra i primi a inviare il curriculum per guidare la nuova autorità del Mar di Sardegna. Il suo nome, nonostante le ultime indiscrezioni, è ritenuto ancora in corsa.
LA SEDE Se la proroga dell'assetto attuale dovesse tramontare, il presidente Francesco Pigliaru dovrà sciogliere i dubbi sulla scelta della sede unica. Cagliari o Olbia? Il decreto individua la prima, ma prevede che il ministro «su proposta della Regione», possa scegliere tra quelle soppresse. Come Olbia, appunto. Una decisione che è destinata senza dubbio a scontentare una delle due città. Per questo i giochi si concluderanno a dicembre. A urne chiuse. (m. r.)