PIRRI.
Nella struttura lavorano 38 concessionari in oltre 700 metri quadri
È il centro commerciale di Pirri. Il bazar dove tutti si conoscono e dove i clienti chiamano per nome i commercianti. Nel mercato civico di Is Bingias il tempo si è fermato e racconta di quando lo stile di vita era decisamente più semplice. Trentotto concessionari si dividono i box in poco più di 700 metri quadri. Carne, pesce, frutta e verdura, pane, attività tramandate da padre in figlio da tre generazioni. Dal 28 febbraio 1967, quando è stata realizzata la struttura a un piano di proprietà del Comune. I problemi del mercato tra via Della Resistenza e via Curtatone, a due passi da piazza Italia, non mancano. Niente di irrimediabile. È necessario solo un pizzico di buona volontà e risolvere le grane più sentite: la mancanza di parcheggi e la difficoltà, soprattutto per i più anziani, di raggiungere il mercato.
TRA I BOX Il mercato civico di Is Bingias è ben distante dal caos di San Benedetto o di via Quirra. Bandito il folclore degli altri empori civici, a Is Bingias la regola non scritta è la discrezione. Che viene rispettata rigidamente. I venditori raccolgono le confidenze dei clienti con i quali instaurano un rapporto di fiducia che va oltre il commercio. Enrico Maxia, 80 anni, è il veterano del mercato. Da mezzo secolo, tutti i giorni, sta dietro il bancone del box 2 e 3. «Ricordo ancora il primo giorno. Il Comune ci aveva assegnato uno spazio di due metri e un carrello in acciaio dove esponevo i polli appena spennati, conigli e uova». Ora l'attività si è allargata e i metri stanno per diventare dieci. «Ora ci lavorano mio figlio, sua moglie e la cognata». Cosa manca al mercato? «Un coordinatore che risolva i problemi e disciplini le attività, facendo rispettare le regole. Siamo abbandonati, c'è troppa anarchia. Qualcuno esagera e sistemano le cassette oltre gli spazi dei box. Per non parlare - aggiunge Maxia - degli ambulanti all'esterno della struttura: non pagano le tasse e fanno concorrenza sleale».
PIÙ PARCHEGGI Una richiesta unisce i 38 gestori dei box del mercato: i parcheggi. La soluzione potrebbe essere il riutilizzo del vecchio edificio un tempo proprietà dell'Ente comunale consumo chiuso da oltre un anno e ora in stato di abbandono.
Andrea Artizzu
«Sono qui da appena tre anni. Secondo me il mercato civico di Pirri ha enormi potenzialità ma avrebbe bisogno di essere pubblicizzato in modo capillare. Non tutti lo conoscono».
«Il mercato potrebbe dare di più. Ma sono necessari nuovi spazi per i parcheggi. La crisi colpisce anche noi, per questo chiediamo al Comune di ridurre il costo del canone»
«Ho iniziato con mio padre 28 anni fa. Il vero problema del mercato di Pirri sono i parcheggi. Il mercoledì è il giorno peggiore: il mercatino della Coldiretti ci ruba i clienti»
Cronaca Cagliari
«Le porte d'ingresso sono sempre guaste: d'inverno si ghiaccia e d'estate si muore di caldo. Non solo, la puzza dei cassonetti ammorba l'aria. Per non parlare delle blatte, sarebbe necessario disinfestare più spesso»
«Abbiamo bisogno di un coordinatore del Comune. Non capisco perché sia stata cancellata una figura così importante. I tre custodi non possono risolvere i problemi di noi venditori»