Giardini Aperti Domani e domenica ultimi due spettacoli: “Todo Cambia” e “Viaggianti”
Cagliari ritrova (e riusa) gli spazi dimenticati D ieci giorni tra concerti, recital, teatro, mostre fotografiche. Un tuffo nelle arti che fanno da filo conduttore alla scoperta dei parchi meno conosciuti di Cagliari. Arriva all'ultimo atto, domani e domenica, la rassegna “Giardini aperti” organizzata da Abaco Teatro, che quest'anno per la prima volta si svolge nel capoluogo (da otto anni si teneva, d'estate, nei giardini di Torre delle Stelle). Durante il mese di ottobre, il pomeriggio del sabato e quello della domenica prendono colore con spettacoli che coinvolgono luoghi normalmente lontani dalla musica, dal teatro, dalla danza. Titolo della manifestazione di quest'anno: “en plein air”, all'aria aperta, dove «i protagonisti sono solo l'uomo, la natura, la musica e le arti, senza artifici tecnici e scenotecnici», spiega Rosalba Piras, direttrice artistica di Abaco Teatro.
Dopo la “scoperta” del Parco Vannelli, alla Fonsarda, con Ottavio Bottecchia, vite in volata e L'ultimo Mamuttone , e dei Grottoni ai Giardini Pubblici, con Ugolino , domani e domenica «Giardini Aperti aprirà al pubblico un altro luogo verde meno conosciuto della città, l'Anfiteatro in pietra nel Parco del Colle di San Michele, dal quale si può godere un fantastico panorama della città di Cagliari e delle sue zone umide», afferma Rosalba Piras. L'appuntamento è per domani alle 17 con lo spettacolo Todo Cambia , della compagnia NudiCrudi, un recital di canzoni e testi che intreccia la musica italiana di Fabrizio De Andrè, Gino Paoli e Paolo Conte, con quella sudamericana. Daniela Porru, cantante che passa dal classico al moderno con disinvoltura, sarà accompagnata alla chitarra da Marco Maxia, musicista isolano che ha vissuto molti anni in Uruguay.
Per chi ama gli spettacoli itineranti, da non perdere gli appuntamenti di domenica che chiudono la rassegna: alle 16 va in scena Viaggianti , di Asmed Balletto di Sardegna, «un'incursione nella fantasia», lo definisce Rosalba Piras, che condurrà il pubblico dall'ingresso del Parco di San Michele lungo un percorso fra vegetazione e mostre che si concluderà all'Anfiteatro. «Qui, gli spettatori saranno accolti da circensi, acrobati, giocolieri, artisti che sono i protagonisti di Bizart», dice ancora, spettacolo della compagnia Circadì di Torino coprodotto da Zerogrammi, Teatrodanza e Asmed. «Si tratta di un'esibizione affascinante, che propone micro-storie mute raccontate soltanto con le musiche e i gesti». Il gran finale, alle 17, è affidato a Mattia Murgia che proporrà lo spettacolo tratto dall'omonimo romanzo di Stefano Piroddi Gli Angoli Remoti del Presente , un caso editoriale, diventato spettacolo teatrale, che «racconta l'avversione del Giovane Oscar per il nostro modello di civiltà attraverso la potenza dell'arte con cui ridicolizza i media e la politica».
Giardini Aperti è anche una serie di mostre fotografiche: c'è quella dedicata ad Angelo Cesselon, l'autore italiano che ha dipinto i divi del cinema internazionale e realizzato più famosi i manifesti del grande cinema degli anni Cinquanta e Sessanta, e ci ci sono quelle dei fotografi Giorgio Russo, Paolo Medas e Valentino Villa, della performer Emanuela Russo e del poeta-pittore Antonello Verachi.
Mauro Madeddu