Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'inutile tesoro dei Comuni

Fonte: L'Unione Sarda
21 ottobre 2016

ASSEMBLEA A SANTA GIUSTA. Centinaia di milioni bloccati dalle nuove leggi sui bilanci

 

 

Cento sindaci al governo: «Fateci spendere i nostri soldi» 

 

 

 

Hanno il salvadanaio pieno e non possono romperlo. Cento sindaci della Sardegna chiedono di poter spendere i risparmi dell'amministrazione che invece il governo Renzi congela, come previsto dalla normativa sul bilancio armonizzato . Nelle casse dei Comuni c'è un tesoretto di centinaia di milioni: tutte risorse che nel corso degli anni non sono state spese, oppure risparmiate, e che ora non si possono investire.
Ecco perché i sindaci hanno deciso di alzare la voce: tutti d'accordo e tutti pronti alla battaglia. Ma per ora ci si affida alla diplomazia con un documento stilato ieri mattina a Santa Giusta durante un'assemblea di fasce tricolori. «Ci affidiamo al presidente della Regione Pigliaru perché lo faccia arrivare al governo a tutela dei Comuni sardi», commenta Marco Lampis, sindaco di Escalaplano, promotore dell'iniziativa: «Questa normativa è la morte delle comunità. Sono dei vincoli che paralizzano le amministrazioni».
LE RISORSE Si tratta dei cosiddetti avanzi di bilancio che i primi cittadini vorrebbero spendere per tanti lavori: dalla messa in sicurezza degli edifici, viabilità, edilizia scolastica e per gestire al meglio l'emergenza migranti. Nelle casse comunali di Santa Giusta , ad esempio, ci sono tre milioni di euro bloccati: «È assurdo - commenta il sindaco Antonello Figus - In un periodo di crisi come questo sarebbero indispensabili per portare a termine diversi progetti. Secondo la nuova normativa l'avanzo di amministrazione accumulato non può essere utilizzato nemmeno per finanziare nuovi investimenti, tanto meno per l'accensione di mutui».
È preoccupato il primo cittadino di Aglientu Antonio Tirotto: «Nel mio Comune ci sono ben dieci milioni di euro bloccati. Spero che qualcuno ci ascolti altrimenti sarebbe giusto protestare in piazza con le nostre fasce. I documenti servono se si ottengono delle risposte concrete, altrimenti sono solo fogli». Ieri a Santa Giusta in tanti hanno voluto esprimere il disaggio delle proprie comunità e quindi dei cittadini. «È una legge troppo rigida - spiega Andrea Piroddi, sindaco di Ilbono - che crea un effetto negativo su tutta la programmazione del bilancio».
C'era anche il primo cittadino di Bitti Giuseppe Ciccolini, che ha voluto ricordare i disastri causati dall'alluvione del 2013 e che ancora lasciano il segno: «A questo punto era meglio dieci anni fa, quando il governo ci concedeva le risorse in due parti: la prima a metà progetto e la seconda alla fine».
L'ANCI Ieri ha firmato il documento anche il presidente regionale dell'Anci Pier Sandro Scano, dalla parte di tutti i sindaci presenti: «Si tratta di un'iniziativa lodevole», ha detto durante l'assemblea. «Sarebbe bello però che il documento venisse firmato da tutti, dico veramente tutti, i sindaci della Sardegna. Lo Stato non deve più continuare a prevaricare gli enti locali. A quel punto la battaglia diventerebbe veramente forte e d