Incontro in Prefettura a Cagliari con i delegati di Cgil, Cisl e Uil
CAGLIARI. Cgil, Cisl e Uil annunciano la mobilitazione generale della sanità con una manifestazione regionale, con tanto di sciopero, da tenersi entro il 15 novembre se non verranno avviate «corrette relazioni sindacali» e accompagnare la nascita della Asl unica con «certezze per i lavoratori e garanzie sui servizi ai cittadini». Il percorso viene avviato oggi con lo stato di agitazione del comparto nel territorio della Asl di Cagliari, dell'Aou e dell'Azienda Brotzu e l'apertura della procedura di raffreddamento in prefettura, ma la protesta è destinata ad allargarsi presto a Sassari, sede della neonata Azienda per la tutela della Salute (Ats), e a Nuoro.
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«C'è un grande disordine nel Sud Sardegna sia dal punto di vista organizzativo che dei servizi che vengono offerti ai cittadini, a causa dei trasferimenti di reparti da una struttura all'altra - osserva Nino Cois, segretario regionale della funzione pubblica della Cgil - inoltre è stata emanata una direttiva, unica in Italia, con la quale viene bloccato il pagamento delle festività infrasettimanali. Poi c'è il discorso della Asl unica che nasce senza un tavolo di concertazione con i sindacati nonostante avessimo presentato all'assessore Luigi Arru una proposta di intesa sulle relazioni sindacali. Su questo non abbiamo avuto risposta, mentre si parla sempre di una riforma avviata senza una legge organica a fronte su una riorganizzazione della rete ospedaliera rimasta al palo e di assenza di proposte sui servizi territoriali e socio-sanitari».
«Quella della Asl unica è una falsa partenza - afferma Davide Paderi, numero uno della funzione pubblica della Cisl sarda - la più grande riforma degli ultimi 30 anni viene fatta senza i rappresentanti dei lavoratori e tra l'altro senza neppure i confronti minimi previsti dalla legge. Il nuovo manager Moirano e il responsabile politico, l'assessore Arru, aprano subito un tavolo con i sindacati per la verifica delle criticità, altrimenti la mobilitazione sarà inevitabile. Non si comprende perchè siamo riusciti a governare la transizione nella riforma degli Enti locali sottoscrivendo un protocollo con l'assessore Erriu e da luglio, quando abbiamo tentato la stessa strada per la sanità, non si sia arrivati ad un medesimo risultato con Arru».
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