TEATRO LIRICO. Il pm Pilia inoltra la richiesta al gip alla luce degli ultimi accertamenti
Si avvia verso l'archiviazione l'inchiesta - bis sul Teatro Lirico che vedeva indagato il sindaco Massimo Zedda. La richiesta firmata dal pm Giangiacomo Pilia, titolare del fascicolo, è stata inoltrata qualche giorno fa al giudice per le indagini preliminari, che deciderà se accoglierla o disporre ulteriori accertamenti. Si tratta dell'indagine più discussa del 2015 e che, il 31 dicembre scorso, era stata tolta al pm dall'allora procuratore capo Mauro Mura (proprio nel suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione) per presunti mancati accertamenti investigativi del suo sostituto su alcuni punti segnalati dall'ex procuratore aggiunto Mario Marchetti, anch'egli finito sotto accusa nella medesima indagine quale componente del cda dell'ente. Ma pochi giorni dopo, l'11 gennaio, il procuratore facente funzioni Gilberto Ganassi (preso il posto di Mura) aveva reso il fascicolo a Pilia ritenendo «puntuali» le sue risposte alle contestazioni.
NESSUNA PROVA Eppure dell'inchiesta, tenuta riservatissima, ancora non si conoscono tutti i risvolti. I reati contestati a Zedda in qualità di presidente del Teatro Lirico sono diversi: abuso d'ufficio, truffa, falso e diffamazione. Ma, stando a indiscrezioni, quello del primo cittadino non sarebbe l'unico nome finito nel registro degli indagati con le stesse accuse. La decisione del pm di archiviare il procedimento arriva alla luce degli ultimi accertamenti e di una consulenza tecnica che avrebbe escluso la presenza del dolo. In altre parole, non ci sarebbe alcuna prova del fatto che Zedda con le sue condotte volesse danneggiare il Teatro o qualcuno in particolare. Così lo stesso magistrato, che aveva istruito anche la prima inchiesta (riguardante la nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente del Lirico: il primo cittadino, finito a processo per abuso d'ufficio, è stato assolto), ha deciso di chiedere l'archiviazione.
ABUSO D'UFFICIO Diversi capi d'abuso d'ufficio contestati al sindaco riguardavano comportamenti che avrebbe tenuto nel 2013 per evitare che Mauro Meli succedesse a Crivellenti nella guida del Teatro e per averne poi ritardato l'insediamento nonostante il via libera alla sua nomina da parte del cda. Ma si parlava anche di truffa e di falso: ipotesi di reato che, stando alla recente decisione del pm, non hanno trovato riscontro.
DIFFAMAZIONE Era invece stata stralciata, ed è proseguita separatamente, la parte dell'indagine che riguardava una presunta diffamazione ai danni del maestro Meli. Il pm Pilia ha confermato le accuse (l'inchiesta è chiusa) rivolte al sindaco Zedda, al magistrato in pensione Marchetti e a Susanna Pasticci, componenti del consiglio di indirizzo del Lirico (che aveva preso il posto del cda) finiti sotto indagine nel febbraio 2015 per le tesi sostenute in una conferenza stampa del dicembre 2014 su Meli e sui conti del Teatro sotto la sua guida.
Veronica Nedrini