Tuttestorie Il simbolo del festival ha lasciato ieri l'Exma con un carico di sogni e futuro
Il patrono del coraggio vuol vedere nuovi mari
A quel signore alto alto, carico di post-it, striscioline di carta, disegni, pensieri, oggetti colorati, ex-voto ai numi protettori di una letteratura che da sempre aiuta a crescere i più piccoli e a riflettere i più grandi, la filastrocca più bella la recita Chiara, una bimba di 9 anni che insieme a Riccardo di 10, è tra i più piccoli volontari del Festival: «Voga Santo Personaggio vai nel mare, parti in viaggio, porta indietro il mio coraggio di accettare ciò che viene da oltremare e non è mostro, e mandare in oltremare ciò che è nostro, ciò che viene dal domani e che temiamo, dal domani viene quello che noi stessi ci mandiamo». E Santo Personaggio è così scivolato via dall'Exma, accompagnato da una fiumana di bambini, papà, mamme, nonni, teatranti, fino alla Darsena. Un corteo allegrissimo di corpi, mani, teste che si muovono e recitano tiritere sul coraggio (tema dell'undicesimo Festival di letteratura Tuttestorie). A Bruno Tognolini, autore della preghiera e dell'Inno al coraggio, colonna sonora della kermesse (musica di Antonello Murgia), che ogni anno il Festival lo immagina, lo sogna, lo pensa insieme alle donne della libreria Tuttestorie Manuela Fiori, Cristina Fiori, Claudia Urgu, le parole vengono facili, e gliene bastano poche per riassumere il senso di un immancabile appuntamento cittadino e legarlo a quanto accade ogni giorno intorno a noi.
GRAN PARATA Una rutilante Gran Parata con il Santo Personaggio Patrono del Coraggio, (drammaturgia e regia di Tognolini e Catia Castagna, scenografia di Simone Perra), aperta dal Taiko (un enorme tamburo giapponese) di Rita Superbi, scortata dai trampolieri di Cambas De Linna e Compagnia Emoyeni, (in collaborazione con l'Associazione Circo Mano a Mano e Festival Sa Ruga), ha concluso ieri sera, in maniera insolita rispetto agli anni precedenti, questa edizione del festival. Con il coraggio che si addice a chi intorno ai libri per bambini ha costruito una festa del cuore e dell'intelligenza, che intreccia espressioni artistiche differenti (tra tutte il teatro, grande protagonista di quest'anno), coinvolge in una rete di collaborazioni sempre più ampia associazioni, biblioteche e appassionati, entusiasma le famiglie, bambini e ragazzi, le libraie di Tuttestorie hanno capito che il festival è maturo e, come per l'adolescente che a casa ci sta bene ma sempre più forte avverte l'urgenza di incamminarsi nelle strade del mondo, hanno deciso che per “lui” è arrivato il momento di lasciare quel nido caldo, accogliente e rassicurante che per dieci anni è stato l'Exma.
MARE Un congedo ideale, per ora, e limitato alla festa finale, che è sempre stata celebrata e “accoccolata” nell'ex-mattatoio, e ieri invece, è esplosa lungo via Sonnino, proseguita in via XX Settembre e conclusa alla Darsena, in faccia al mare, che da lì viene il nuovo, ma anche parte ciò che già si conosce, inizia il domani, e ciò, che ancora dopo il domani, vi rientrerà. Insomma, è il momento per il Festival di crescere, perché, come dice Tognolini, «si cambia per non essere cambiati», ma cosa sarà questo cambiamento, «gli altrove» che lo aspettano come suggerisce Manuela Fiori, sono ancora tutti da immaginare. Anche per questo Tuttestorie ha invocato l'aiuto di Santo Personaggio Patrono del Coraggio, che dentro ha tutti i santi di tutti i lettori, quei protagonisti di carta inventati da scrittori e poeti, fedeli compagni di vita perché, come diceva Sartre ricordato da Antonio Ferrara: «la letteratura è quando chi perde vince».
Franca Rita Porcu