La Regione stanzia somme ingenti per evitare atti di vandalismo e occupazioni
Custodire gli edifici inutilizzati costa 480 mila euro all'anno
C entinaia di migliaia di euro per la vigilanza. La Regione spende una montagna di soldi pubblici per proteggere da vandali e occupazioni abusive i beni inutilizzati. In città 480.136 euro, per l'esattezza (oltre un milione per tutta la Sardegna). Denari che, con scelte politiche diverse, avrebbero potuto avere ben altra destinazione. C'è di tutto tra i siti non istituzionali (così si chiamano in burocratese) controllati dalle guardie giurate. Batterie della Seconda guerra, ex caserme, un vecchio carcere minorile, l'ex ospedale Marino. Vigilantes in campo non solo contro i vandali e gli abusivi. Nell'ex Colonia Dux del Poetto i controlli sono necessari per evitare che qualcuno entri nel rudere e possa farsi male.
LA VIGILANZA L'assessorato regionali agli Enti locali, proprietario dei beni ceduti dal demanio, ha previsto tre livelli di controlli a seconda dell'importanza dell'immobile e della sua ubicazione. La vigilanza viene eseguita da guardie armate in due strutture situate in zone che in alcuni periodi sono isolate: il deposito dell'Aeronautica di via Cagna e l'ex Marino. Il costo annuale per la custodia di ciascuno dei due (da lunedì a domenica, cioè sette giorni su sette, 24 ore al giorno) è di 137.132 euro. Stessa cifra, ma con modalità di vigilanza diverse, viene spesa per il portierato, effettuato con addetti non armati. Villa Laura, in viale Sant'Avendrace, la porta d'ingresso al parco di Tuvixeddu acquistata dall'allora presidente della Regione Renato Soru, viene protetta dall'assalto degli abusivi in cerca di un tetto con la custodia non armata tutti i giorni della settimana. Stessa procedura per l'ex Manifattura tabacchi di viale Regina Margherita vigilata da un portiere giorno e notte, tutti i giorni. La struttura da luglio è stata destinata in comodato a Sardegna ricerche. Per evitare nuove gare d'appalto, costi aggiuntivi e interruzioni del servizio, la Regione continuerà a onorare il contratto da 137.132 euro con la società che garantisce il portierato, salvo poi a fine anno chiedere la restituzione dei sei mesi di vigilanza anticipati. Nell'ex carcere di Giorgino (ceduto alla Regione dopo il trasferimento dell'istituto per i minorenni a Quartucciu) il servizio di custodia e vigilanza è garantito da personale non armato dal lunedì al venerdì. In questo caso anche la spesa è decisamente più bassa: 56.032 euro all'anno.
Discorso a parte meritano due immobili ormai diroccati, per troppo tempo lasciati incustoditi, che vengono visitati due volte al giorno, dal lunedì alla domenica, dalle guardie: l'ex batteria della Marina militare di Capitana e quello che un tempo era il ristorante pizzeria Alba Chiara a fianco alla Bussola. Nel primo caso si tratta di una proprietà di circa 8 ettari, composta da 1.100 metri quadrati totali sui quali sorgevano gli alloggi ufficiali e sottufficiali, gli alloggi truppa, i magazzini e l'area esercitazione tiro. Il ministero della Difesa, nonostante non fosse più funzionale alle sue esigenze, ne ha conservato la proprietà sino al 2003. È poi stato ceduto alla Regione e, con successiva delibera, alla Conservatoria delle Coste della Sardegna. Anni fa un privato si era insediato nella struttura e ne aveva ricavato una discoteca. Alba Chiara è un rudere che si sbriciola per effetto della salsedine e delle onde. Una situazione davvero pericolosa per i bagnanti, tanto che la Regione, come nel caso dell'ex ospedale Marino, aveva deciso di recintarlo. Non solo, sempre due volte al giorno, dal lunedì alla domenica, due vigilanti a orari prestabiliti si assicurano che la situazione sia sempre sotto controllo.
L'ASSESSORE La struttura degli Enti locali con appena 8 dipendenti regionali gestisce ben 24mila unità catastali sparse su tutta l'Isola. «Un lavoro enorme, per questo ho proposto la creazione della Direzione generale del territorio», afferma l'assessore agli Enti locali Luigi Erriu. Un milione di euro per la vigilanza di ruderi o beni inutilizzati: uno spreco? «No, la Regione ha il diritto-dovere di tutelare questi immobili. Sono soldi investiti per evitare atti di vandalismo od occupazioni».
Andrea Artizzu