Quasi nessuno si preoccupa di recuperare gli oltre 600 beni dimenticati in un anno
«Sbadati? Assolutamente sì, visto il gran numero di oggetti persi che vengono consegnati ogni giorno». In qualche modo sono degli esperti gli impiegati dell'ufficio comunale di viale Trieste dove finiscono mazzi di chiavi, cellulari, libri, addirittura valigie.
Ma i distratti non sono soltanto i cagliaritani: a dimenticare per strada, nelle piazze, sui marciapiedi o alla fermata dei pullman i loro beni sono anche i pendolari che raggiungono la città per lavoro o per studio. Ai piani alti della palazzina comunale arrivano anche oggetti di taglia medio-grande.
LE CURIOSITÀ Tra gli ultimi oggetti finiti nel deposito di viale Trieste c'è un enorme zaino con una tenda da campeggio: lo hanno trovato i vigili urbani. Poco prima era stato ritrovato uno smartphone.
Nell'interminabile elenco, testimonianza di una distrazione diffusa, c'è davvero di tutto.
BANCONOTE L'ultima scheda appena pubblicata nel sito istituzionale del Comune racconta di un numero consistente di portafogli, carte di credito, banconote, borselli e mazzi di chiavi. Anche una custodia con banconote e una penna medicale figurano tra le cose ritrovate dai carabinieri.
«Tanti di questi oggetti sono qui da così tanto tempo da farci pensare che sarà davvero difficile riuscire a consegnarli al proprietario», spiegano gli addetti dell'Ufficio. «Forse non tutti conoscono l'esistenza dei nostri uffici oppure, come nel caso dei documenti, quando si fanno vivi è per dirci che hanno già fatto i duplicati. Qualcuno ci chiede di distruggerli ma non è compito nostro».
LA CONSISTENZA Certo che tra tanti oggetti di uso comune, come appunto chiavi e cellulari, a volte stupisce la capacità di tante persone di perdere per strada oggetti talmente voluminosi da far pensare che la distrazione non ha davvero limiti. Ancora una valigia. Vecchiotta, azzurra, sistemata in un angolo dell'ufficio di viale Trieste insieme a tante altre ammassate in uno sgabuzzino e che nessuno ha mai reclamato.
Tra queste tante curiosità. Come una pistola “sparagommini”, un giocattolo molto simile a un'arma vera, consegnata dalle forze dell'ordine all'ufficio “oggetti smarriti” dopo i necessari e rigorosissimi controlli. Persa per strada da un ragazzino? Un'ipotesi. Sta di fatto che il proprietario se l'è proprio dimenticata e resterà in deposito chissà per quanto tempo ancora. Insieme a tantissimi altri materiali mai reclamati.
Per questo dal Comune parte l'appello affinché chi ha perso e mai ritrovato oggetti personali si colleghi al sito istituzionale del Comune per scorrere l'elenco e magari scoprire che il suo telefonino, le chiavi o un portafoglio non sono spariti nel nulla.
LA PROVENIENZA «La maggior parte degli oggetti arriva dagli uffici postali ma a consegnarceli sono anche Polizia e Carabinieri e naturalmente privati cittadini», raccontano in viale Trieste. Una montagna formata da quasi seicento pezzi, alcuni dei quali, come borsette e portafogli alleggeriti dei quattrini e probabilmente abbandonati dopo un furto. Nel caso di documenti, l'ufficio dei beni rinvenuti contatta il titolare che avrà 90 giorni di tempo per il ritiro. Per riaverli indietro dovrà comunque pagare il servizio deposito. Esattamente come accade per gli altri oggetti di cui si deve comunque dimostrare la proprietà con una minuziosa descrizione.
AL CTM Insomma, quest'anno, nella sede di viale Trieste, sono finiti quasi 650 oggetti smarriti, dunque i cagliaritani sono cittadini distratti. E gli oggetti che perdono non vengono custoditi soltanto bell'ufficio dell'economato: ha un deposito anche il Ctm per i beni dimenticati nei bus che quest'anno, tra borse, ombrelli, cappellini e cellulari (il boom quest'estate) e addirittura dentiere ha registrato numeri da record.
Andrea Piras