InvitaS, 5 giorni di Sardegna al porto di Cagliari. Maxi parata inaugurale con "su cumbidu"
La pentola della seconda edizione dell’evento che racchiude in un sol colpo una larghissima fetta della promozione della Sardegna continua a bollire. Dal 29 ottobre al 2 novembre i 7mila metri quadri dell’area portuale si trasformano in un villaggio dai mille colori e sapori.
CAGLIARI - Maxi parata al porto con tutti i protagonisti di InvitaS. Sapori e tradizioni per 5 giorni nella porta-cartolina di Cagliari. Proprio partendo dalla prima giornata, in agenda c’è un tanto particolare quanto indimenticabile taglio del nastro. Tutti, ma proprio tutti i protagonisti presenti - espositori, uomini e donne vestiti con i costumi e le maschere tipiche sarde – danno vita a una parata inaugurale in grande stile. Divisi per gruppi e settori specifici, in una maxi sfilata di presentazione lungo tutto il percorso, vista mare, dell’appuntamento imbastito dall’associazione Primavera Sulcitana. La mattinata dello start inizia alle 11. Gli espositori, muniti di un cestino con dentro i loro prodotti esclusivi, mettono in mostra loro stessi e le loro unicità. Poi, spazio ai saluti delle istituzioni e a seguire il grande momento, caratterizzante, di InvitaS: “su cumbidu”. Le donne, vestite rigorosamente con gli abiti della tradizione della Sardegna, offrono a tutti i presenti dei dolcetti. Un vero e proprio rito di benvenuto all’appuntamento che riesce a far brillare tutta la Sardegna, offrendo una ricca presenza di tutti i territori. Dal “re dei funghi e dei fornelli” di Nuxis, Manuele Fanutza, alle maschere della tradizione barbaricina. Ancora, le janas, minatrici e tessitrici di Maria Lai, così come le associazioni Sant’Efis di Monserrato e Le fruste del Campidano, e ancora i gruppi folk di Teulada, Settimo San Pietro e Sinnai. La lista è lunga, ed è in fase di ultimazione. Tante singole impronte di identità in mostra, che si uniscono e formano un “percorso continuo”, destinato a durare lungo tutto il fittissimo calendario di appuntamenti a cavallo tra ottobre e novembre.
E, tra food e tradizioni, le cinque giornate di InvitaS continuano ad ingrossarsi di presenze di alto livello. Dalle Janas dell’associazione “Libera” all’associazione Castello Siviller Marchesato di Villasor, ai Mamuthones e Issohadores di Mamoiada ai Boes e Merdules di Ottana, dai teatranti della compagnia “La Clessidra di Carbonia”, ai balestrieri e sbandieratori che sono pronti a far piombare il pubblico nella magica atmosfera del Medioevo. Tutto nella stupenda cornice del porto del capoluogo sardo, tutto a costo zero. Piena conferma anche per un’altra novità del bis di InvitaS, ovvero la festa per bambini (ma aperta anche agli adulti) di “Is Animeddas e su mortu mortu”: il 31 ottobre e 1 novembre il fulcro della tradizione sarda del culto dei morti è l’occasione per una scorpacciata di noci, mandarini, melograni e dolcetti locali. Ogni giorno è possibile “perdersi” tra i tanti stand presenti e assaporare tantissimi prodotti sardi, con dimostrazioni gratuite della lavorazione della pasta e della semola, del formaggio e della ricotta, del pane, oltre all’impagliatura delle sedie, la lavorazione della pelle e il blasonatissimo artigianato isolano. E l’area dedicata alla“cura del palato”, con molti posti a sedere a disposizione. Un panorama da sogno tanto di giorno quanto di sera, in un’area esclusiva e che viene valorizzata al massimo, con la piena garanzia di comodità e relax per i visitatori.