Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Un weekend a caccia di tesori nascosti

Fonte: La Nuova Sardegna
28 aprile 2009

MARTEDÌ, 28 APRILE 2009

Pagina 2 - Cagliari

di Sabrina Zedda



Sono 99 i siti da visitare, otto le novità Il via sabato grazie al lavoro di 2500 volontari



Aprono le porte per la prima volta la Scala di Ferro, Casa Barrago, la Fattoria di Sa Illetta e il Palazzo di città

CAGLIARI. Il pezzo forte è l’ex albergo Scala di ferro, simbolo di un’epoca d’oro per la città, ma anche roccaforte di un interessante patrimonio archeologico ritrovato proprio sotto le sue fondamenta. Ma l’edizione 2009 di Cagliari monumenti aperti riserva anche altre sorprese tra i 99 siti di interesse storico, artistico e archeologico che sabato e domenica apriranno le porte. La nuova edizione della manifestazione, che questo fine settimana insieme a Settimo San Pietro darà il via alla serie di week end culturali programmati dalla Regione in tutta la Sardegna, è stata presentata ieri nel Palazzo municipale.
Sabato e domenica saranno aperti siti che sino ad ora non erano mai stati ricompresi nella lunga lista dei monumenti visitabili. Le novità sono otto: oltre alla Scala di Ferro, la Casa Barrago, in via Marche, la bella palazzina in stile liberty del primo Novecento che ospitava la Soprintendenza archivistica, il Convitto di via Manno, la Fattoria a Sa Illetta, il cui primo impianto risale al 1567, il Palazzo di Città e la Passeggiata coperta del Bastione (rinnovata e inaugurata pochi mesi fa), la Scuola elementare di Santa Caterina, e il Teatro Massimo, altro simbolo di un’epoca d’oro della città, e altro sito riaperto al pubblico.
Dopo anni di chiusura forzata, aprono di nuovo i battenti siti come la Torre di San Pancrazio, in cui sarà possibile salire sino alla sommità per ammirare meglio il panorama, e il Ghetto degli ebrei. E apriranno anche siti considerati da sempre tra i più interessanti: le chiese di Sant’Anna e Santa Rosalia, la facoltà di Architettura, in via Corte d’Appello, l’ex Manifattura, l’Orto botanico e il Pozzo di San Pancrazio.
Per il resto, sarà possibile sbizzarrire magari tra una capatina alla Sella del Diavolo, o il Cimitero monumentale di Bonaria, o in qualcun altro dei siti ben descritti dall’immancabile guida ai monumenti, per la prima volta quest’anno stampata a colori.
A prendere per mano i visitatori saranno 2.500 volontari, provenienti da 140 gruppi tra associazioni, scuole ed enti, che hanno deciso di dare il loro contributo alla valorizzazione del patrimonio storico e ambientale cittadino.
Tra i vari Cicerone spicca la presenza di sei bambini delle scuole primarie: quelli della «Umberto e Margherita», racconteranno la Chiesa di Santa Lucia, mentre i piccoli delle elementari «I Pini» guideranno i visitatori alla scoperta del Castello di San Michele. Infine, quelli della «Infanzia Lieta» illustreranno ogni angolo del Centro della cultura contadina.
Tantissime le iniziative collaterali. Solo per citarne alcune: “I racconti di monumenti aperti”, la vera novità di quest’anno, che prevede che tre scrittori dedichino un loro scritto a un particolare monumento. Protagonisti di questo esperimento saranno Michela Murgia, che esporrà il suo racconto sabato alle 18 nel Teatro civico di via De Candia, Marcello Fois che leggerà la sua storia domenica alle 10.30 nella Basilica di San Saturnino (altro pezzo forte della manifestazione che riapre dopo anni di lavori), Gianluca Floris, che domenica, alle 18, presenterà il suo scritto nella chiesa di Santa Maria del Monte. Ancora una volta sarà proposta anche “Cultura senza barriere”, per far partecipare all’iniziativa anche i diversamente abili e gli stranieri che pur non conoscendo l’italiano vogliano saperne di più sui monumenti.
‹‹Quando abbiamo cominciato dicevamo che Monumenti aperti poteva essere una manifestazione capace di allungare la stagione turistica - dice Fabrizio Frongia di Imago Mundi, l’associazione che tredici anni fa propose per la prima volta la manifestazione - Oggi che i week end programmati in tutta la regione sono undici possiamo dire che abbiamo centrato l’obiettivo››. Orari: dalle 16 alle 20 sabato e dalle 9 alle 20 domenica.