CONSIGLIO.
Nessuno sconto della minoranza per l'azione di governo che impegnerà la Giunta
Trancianti più che severi: «Dichiarazioni deludenti». Le linee programmatiche per l'azione di governo 2016-2021 presentate l'altra sera dal sindaco Massimo Zedda all'Assemblea comunale non ottengono l'approvazione né l'indulgenza dei consiglieri dell'opposizione. Pur riservandosi l'onere della lettura del testo (58 pagine), tra i banchi della minoranza l'altra sera ha brillato una diplomatica insofferenza: «Presentazione lunga».
OBAMA Piergiorgio Massida (#cagliari16): «In sede di dibattito avrò venti minuti per replicare. Non sarò clemente. Le linee programmatiche lette in quasi tre ore - a Obama sono bastati venti minuti per annunciare al Congresso i progetti per l'America - hanno contenuto in parte quel che già era presente nelle vecchie dichiarazioni del 2011. Le soluzioni proposta sono state diluite in dosi omeopatiche».
AMBIZIOSO La grillina Antonietta Martinez (M5S) non fa sconti: «Dichiarazione che dimostrano quanto il sindaco sia ambizioso. Mi sono sembrate promesse elettorali. Sono curiosa di verificare quanto di quel che ha annunciato riuscirà a realizzare». Critica: «Ho notato che ha più volte fatto un richiamo alla democrazia partecipata. Bene. Purtroppo nei fatti non l'ho registrata. Due esempi: il mancato coinvolgimento dei residenti e commercianti di via Is Mirrionis sulla realizzazione delle piste ciclabili, e i progetti degli ecocentri, pensati e programmati senza discutere prima con i cittadini».
PERIFERIE L'azzurro Stefano Schirru ( Forza Italia ) avrebbe gradito una maggiore attenzione per le periferie. «Sono rimasto profondamente deluso. Sono stati ignorati i veri problemi della città. Zedda ha tralasciato di affrontare argomenti centrali come la raccolta dei rifiuti e lo stato dei quartieri periferici».
IL PROGETTO Federico Ibba: (Popolari e azzurri): «Al tempo di Twitter e Facebook mi ha davvero sorpreso che un giovane politico come Zedda abbia inflitto per oltre due ore una prolissa relazione programmatica all'intero Consiglio. Da una prima analisi, l'aspetto positivo è riferito al fatto che il sindaco ragiona in un'ottica di città metropolitana. Il secondo invece, molto negativo, è legato alla mancata percezione, ancora una volta, di un progetto di ampio respiro per Cagliari. Alcuni passaggi li ho trovati propri di un ottimo amministratore di condominio ma dal sindaco della Capitale della Sardegna, davanti a un Consiglio che ha dato alla Sardegna i Corrias, i Crespellani, i Delogu, mi sarei aspettato un progetto più ampio che lanciasse il cuore oltre l'ostacolo».
LA SICUREZZA L'analisi di Alessio Mereu (Fratelli d'Italia): «Le dichiarazioni hanno interessato tutti i settori dell'Amministrazione. Tuttavia emerge la percezione che nel programma non vengano percepiti i segnali di grave malessere presenti nel tessuto sociale della città. Segnali talmente preoccupanti che richiedono decisioni e soluzioni che non possono lasciare spazio alle genericità. Sembra che il sindaco stia sottovalutando i gravi problemi di ordine pubblico che, nonostante l'encomiabile impegno delle Autorità di pubblica sicurezza, stanno emergendo in alcuni quartieri della città. A tutto questo si aggiunge il fenomeno dell'immigrazione, che contribuisce a creare squilibri sociali e di ordinata convivenza che mette ogni giorno in difficoltà la vita quotidiana cittadina».
LA LUNA Pierluigi Mannino (#cagliari16): «Mi è sembrata la prosecuzione del programma illustrato nel 2011, del quale è stato realizzato appena il 20 per cento. Il sindaco ha voluto puntare alla luna con la speranza di giungere almeno a metà del cielo. Ha ignorato i piccoli accorgimenti che rendono realmente migliore la vita dei nostri concittadini».
Pietro Picciau