Ora gli ingorghi si registrano alla rotatoria di via Cadello

Nel bar-tabacchi, davanti alle case popolari di via Emilia, Pierpaolo Garau è sereno: «Hanno eliminato tanti parcheggi e il volume d'affari, in queste prime settimane di lavori, è diminuito del 20 per cento. La vera prova del progetto arriverà il 2 novembre, quando i cagliaritani dovranno recarsi in cimitero. Solo allora si capirà la portata. Non vuol dire che sia contrario, ma penso che adesso sia il caso di potenziare le linee dei bus, altrimenti si vanifica lo sforzo».
Il punto alla biforcazione tra via Is Mirrionis e via Emilia è cruciale, esattamente come la rotatoria di via Cadello. È qui che si crea l'imbuto e il traffico fatica. Talvolta è sufficiente che un camion si fermi, necessariamente in doppia fila, per scaricare la merce da consegnare ai negozi ed ecco il concerto di clacson.
«Ma il bombolaio cosa deve fare se non parcheggiare dove gli vien bene?», si chiede Ignazio Capizzo: «Le bici, non mi faccia ridere, ne passa una ogni morte di papa. Se avessero costruito case per i poveri con quei soldi avrebbero fatto meglio».
Insomma, ognuno ha la propria idea. Amedeo Sanna, commerciante: «Tutti parlano ma alla fine restano solo le chiacchiere. Se noi, piuttosto che lamentarci sempre, fossimo uniti nel portare vanti una battaglia, forse riusciremmo a farci ascoltare. ( v. f. )