Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

pasto per gli studenti è salato: un disguido fa saltare le riduzioni

Fonte: L'Unione Sarda
10 ottobre 2016

Applicata la tariffa più alta. L'assessore Marcialis: «Risolveremo in fretta il problema» Il 


Una sorpresa quando hanno effettuato il controllo della carta ricaricabile con la quale vengono pagati i pasti a scuola. A tutti i bambini viene addebitata la tariffa massima anche se hanno, in base al reddito Isee dei genitori, diritto a qualche riduzione: quattro euro, ecco quanto costa il pranzo per tutti gli alunni nelle scuole cagliaritane. Una batosta per tante famiglie che devono fare i salti mortale per arrivare a fine mese. Eppure, il tariffario approvato con una delibera di Giunta del 29 aprile parla chiaro: esistono quattro fasce di riduzioni, oltre all'esenzione totale dal pagamento per chi ha dichiarato un reddito Isee tra gli zero e i 4 mila euro.
IL PROBLEMA Le difficoltà sono il frutto di una scelta presa qualche mese fa dall'amministrazione comunale. Per armonizzare il servizio in tutti i 15 circoli didattici cittadini (che riuniscono una cinquantina di scuole), è stato deciso di fare un unico bando: in passato, invece, ogni circolo gestiva da sé la mensa. Una scelta fatta anche per privilegiare i prodotti biologici e a chilometri zero. Il problema è sorto quando si è trattato di caricare i redditi Isee nel sistema informatico in modo da applicare le riduzioni. Negli anni scorsi lo facevano le scuole che applicavano automaticamente la riduzione. Nel corso dell'estate era stata presa in considerazione la possibilità che questo compito fosse affidato alla Corisar, la società che ha vinto l'appalto. Ma, trattandosi di dati sensibili, l'idea è stata accantonata. E la palla è passata al Comune che, però, non avrebbe ancora ricevuto tutti i dati necessari. «Ma il problema sarà certamente risolto entro la fine del mese», garantisce l'assessore alla Pubblica istruzione Yuri Marcialis che ha convocato per domani una riunione su questo tema.
LA SITUAZIONE La gestione unificata delle mense scolastiche garantisce uniformità e maggiore qualità (e, visto che si applica il principio dell'economia di scala, anche più convenienza). Ma il passaggio da un sistema all'altro non è stato semplice. Non a caso, ci sono ancora tre circoli scolastici che non rientrano nell'appalto: avevano firmato un appalto che scadrà solo alla fine di quest'anno scolastico. Solo dal 2017-18, dunque, anche questi si adegueranno e i circa 12 mila studenti cagliaritani (settemila delle elementari, cinquemila delle medie) mangeranno le stesse cose. E tra le novità da rodare, appunto, c'è anche l'inserimento del reddito Isee per concedere le riduzioni alle famiglie meno agiate.
LE TARIFFE Il mancato caricamento dei redditi Isee rappresenta un problema serio per tanti i genitori. A tutti, in questa fase, viene applicata la tariffa massima (di quattro euro a pasto) che, invece, dovrebbe essere pagata solo da chi ha un reddito Isee superiore a 16 mila euro. Chi, invece, ha un reddito tra 13 e i 16 mila euro paga 3,30 euro; 2,40 per chi dichiara tra i 10 e i 13 mila euro, 1,60 euro per la fascia tra i 7 e 10 mila euro e 80 centesimi per i redditi tra 4 e 7 mila euro. L'esenzione totale viene applicata a chi sta sotto questa fascia (oltre che ai disabili certificati e agli alunni in affidamento temporaneo in famiglie o in comunità alloggio per minori. A tutte le fasce (esclusa, naturalmente, quella che già gode della totale esenzione) viene applicata uno sconto del venti per cento se nello stesso nucleo familiare più figli usufruiscono del servizio di mensa scolastica. Un aggravio, per le famiglie meno abbienti, tra i 40 e gli 80 euro al mese rappresenta un problema serio. «Che sarà risolto in tempi brevissimi», garantisce Marcialis.
Marcello Cocco