Il capoluogo sardo ha ottenuto il riconoscimento assieme a Pesaro, Vicenza e Aosta, tra i punti qualificanti anche le attività per la promozione dell'attività sportiva libera
CAGLIARI. Smaltita la delusione del no alle Olimpiadi di Roma 2024 che ha mandato in fumo il sogno delle regate con i cinque cerchi nel golfo degli Angeli, Cagliari si prende la rivincita. Il capoluogo sardo ha vinto la corsa: assieme a Pesaro, Vicenza e Aosta è capitale europea dello sport 2017.
La comunicazione è arrivata con una lettera firmata dal presidente di Aces Europe, Gian Francesco Lupattelli. Il progetto era stato presentato dal Comune, con la collaborazione delle sezioni regionali del Coni, del Cip (Comitato italiano paralimpico), di Msp (Movimento sportivo popolare), con le federazioni e gli enti di promozione sportiva. Tra le motivazioni indicate nel documento ci sono le politiche per lo sport adottate in questi anni e i progetti conclusi, quelli in corso e quelli pronti per la riqualificazione delle strutture, i programmi e le attività per la promozione dell'attività sportiva libera, accessibile e strumento di integrazione, rispetto e migliore qualità della vita per i cittadini.
Promossa a pieno titolo, quindi, Cagliari come palestra a cielo aperto: il riconoscimento arriverà prima a Roma, martedì 8 novembre, con una cerimonia alla presenza delle massime cariche sportive nazionali e poi a Bruxelles, il 16 novembre, con la premiazione ufficiale nella sede del Parlamento Europeo.
Il Comune garantisce il massimo impegno. Continueranno gli interventi di riqualificazione di aree e spazi con l'obiettivo di consentire a tutti di svolgere attività fisica senza doversi spostare dal proprio quartiere. Saranno promosse e incentivate le manifestazioni sportive a tutti i livelli per diffondere sempre più la cultura dell'attività fisica tra i cittadini.
«Il riconoscimento di Città Europea dello Sport - spiegano gli amministratori - permetterà di continuare a promuovere rapporti e relazioni perché la città sia in pianta stabile nella lista delle candidature per i grandi eventi sportivi nazionali e internazionali, così come già avvenuto negli ultimi anni».