Il piano da 550 mila euro prevede aree sosta e barriere legno-acciaio
Rinasce la panoramica tra l'hotel e La Paillote
Una rinascita irta di spine, stando almeno agli otto rinvii che hanno condizionato, dal 2014 ad oggi, le gare d'appalto per rimettere in sesto il lungomare di Calamosca tra l'hotel, il vecchio stabulario e stabilimento balneare Paillote. Otto gli slittamenti, l'ultimo dei quali il 16 novembre dello scorso anno, quando venne fissata la nuova data per la presentazione delle nuove offerte.
Il tempo tiranno è adesso il passato. Per la strada panoramica bisogna attendere gli ultimi accorgimenti burocratici perché ruspe e operai raggiungano Calamosca per mettere mano all'opera (attesissima) di riqualificazione di uno dei luoghi più suggestivi della città e tra i più amati dai cagliaritani.
I COSTI Ad aggiudicarsi l'appalto è stata l'impresa Putzu Sebastiano di Pattada. Costo dell'intervento: 550 mila euro, quasi trecentomila garantiti da un finanziamento dell'assessorato regionale agli Enti locali e 253 mila recuperati dalle casse comunali.
«Il progetto - spiega l'assessore ai Lavori pubblici Gianni Chessa - prevede la sistemazione della strada, oggi assolutamente malconcia, e la messa in sicurezza delle aree accanto al colle particolarmente instabili e a rischio frana. L'adeguamento della panoramica, inoltre, prevede una nuova regolamentazione della viabilità, della sosta e degli accessi lungo la strada principale». Sarà anche messo in posa un marciapiede per permettere ai pedoni e a chi vuole raggiungere a piedi il promontorio di Cala Fighera e la Paillote di farlo in massima tranquillità.
LE FRANE Per affrontare il problema delle frane il progetto-Calamosca prevede una sorta di “difesa passiva”: i tecnici hanno pensato a una zona di rispetto e confinamento dei materiali derivanti dai modesti crolli. Un canale e una barriera paramassi alla base della parete instabile ricoperta dalla vegetazione e da essenze tipiche dell'Isola e di Calamosca in particolare.
«Evidentemente non utilizzeremo di certo l'asfalto per restaurare quello che oggi è uno stradello completamente distrutto dal tempo e dai mancati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il progetto prevede l'uso di materiali ecocompatibili come il cis, idonei per abbattere l'impatto sul territorio costiero», spiega l'assessore ai Lavori pubblici. «Le barriere tra la strada e la scogliera saranno realizzate in legno acciaio. Tutto, insomma, sarà predisposto per ridurre al minimo l'impatto e rendere meno invasiva la nuova opera stradale».
IL CANTIERE Centocinquanta sono i giorni fissati per l'esecuzione dell'opera. Dopo l'aggiudicazione dell'appalto l'impresa dovrà nominare il direttore dei lavori e accendere i motori. «Presumibilmente si dovrebbe cominciare tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo». Cinque mesi, e sarà un'altra Calamosca. Almeno sul versante che guarda verso l'ex stabulario.
LA SICUREZZA Ben altro bisognerà aspettare per il progetto più consistente legato alla messa in sicurezza della costa tra la spiaggetta e il promontorio che ospita il faro. Qui le transenne resteranno ancora a lungo. Almeno fino alla definizione del piano di recupero dell'intero litorale.
Così in questi giorni (anche ieri mattina, nella spiaggia di Calamosca vicina all'hotel non mancavano gli inguaribili appassionati di tintarella e tuffi) e la prossima estate una consistente parte di scogliera resterà off limits ai bagnanti.
Andrea Piras