La foto. Non ha riscosso grande successo tra la popolazione l’ennesima scritta su un muro di un edificio storico a Cagliari. Sono ormai dappertutto gli slogan, i pasticci (ben diversi dai graffiti) che deturpano alcuni dei monumenti della città. Ultimo in ordine cronologico l’Exma, deturpato da una scritta antimilitarista. Ma l’ex Mattatoio, trasformato in un centro culturale negli anni Ottanta, non è l’unico edificio di pregio sporcato: la chiesa di San Lucifero è strapiena di scritte “inutili”, mentre recentemente è comparsa anche un’altra scritta “anti basi” in via San Giovanni, nella piazzetta Marghinotti, altro luogo storico del quartiere Villanova, lì dove in epoca medievale c’era una delle porte d’accesso al quartiere storico. Evidentemente l’esperienza del Bastione non ha insegnato nulla. Esprimere la propria opinione è giusto (tra l’altro su aspetti che quasi tutti i sardi condividono) ma non a danno della comunità, che ama ammirare i propri monumenti, possibilmente puliti.