Preoccupazione per le nuove norme nazionali sulle Fondazioni lirico sinfoniche e un appello al soprintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Claudio Orazi. Con una richiesta: “porre in atto un grande ed ambizioso piano di rilancio che consenta nei due anni a disposizione al Teatro Lirico di scalare posizioni riguardo agli altri teatri nazionali per garantirsi la permanenza nel sistema di finanziamento Fus, condizione ineludibile per continuare a garantire i livelli occupazionali attuali”.
È l’sos lanciato da Usb, Fistel-Cisl e Libersind. “Dopo la promulgazione della legge 160 del 17 agosto 2016 lo scenario per le Fondazioni lirico sinfoniche in Italia è mutato radicalmente – avvertono le tre sigle – è ferma convinzione delle scriventi che detta legge produrrà effetti devastanti per i lavoratori di molte fra le 14 Fondazioni attualmente operanti nel Paese”.
L’invito al soprintendente è stato rivolto in un incontro dello scorso 22 settembre. Con una data di scadenza: piano di rilancio entro il 22 ottobre. “I sindacati – hanno precisato – ritengono che il piano non possa fare a meno del forte impegno profuso in primis da parte dei lavoratori, ma che sia indispensabile il contributo attivo dei manager e soprattutto dei soci fondatori”.