“Dal punto di vista organizzativo è uno sbarco più impegnativo degli altri perché ci sono circa il 35 per cento di migranti in più, e questo comporta tempi più lunghi nelle operazioni. C’è inoltre stato chiarito, e abbiamo
parlato con il Gabinetto del Ministero, che ci sono nuove regole sul foto-segnalamento. Il prolungamento dei tempi non è quindi collegato alla mancanza di posti”. Lo ha detto il capo di Gabinetto dalla presidenza della Regione Sardegna, Filippo Spanu, parlando con i giornalisti al molo Ichnusa del porto di Cagliari, dove è approdata la nave con 1.258 profughi. La posizione del Capo di gabinetto segue alle dichiarazioni del prefetto Giuliana Perrotta che ha parlato di “piena emergenza e di posti non trovati per tutti i 1.258 migranti“, i quali passeranno la notte a bordo della nave Rio Segura che li ha trasferiti a Cagliari.
“La richiesta di sbarco ci è arrivata solo ieri sera – ha sottolineato Spanu – chiaramente abbiamo avuto dei problemi. Siamo oltre le quote assegnate alla Sardegna: con il ministero abbiamo chiarito di accettare questa situazione perché si tratta di un’urgenza, ma quando si tornerà alla stabilità si dovrà rientrare nelle quote”. Per quanto riguarda l’emergenza accoglienza, il capo di Gabinetto precisa: “ci vuole qualche ora per avere chiarezza su tutti i posti dove possono essere collocati i migranti. Ma dalla Prefettura mi dicono che stanno risolvendo anche questo”.
Sull’ipotesi di un trasferimento all’ex scuola della Polizia penitenziaria di Monastir, Spanu chiarisce: “in questa emergenza è una ipotesi residuale per una decina di migranti. Dal punto di vista generale, è una questione sulla quale stiamo discutendo e chiediamo che venga coinvolta l’amministrazione locale”.