Da domani, venerdì 7, a domenica 9 ottobre la Cittadella dei musei in piazza Arsenale ospita il convegno “Conoscere per comunicare. Strumenti e tecnologie open per l’analisi e la condivisione del patrimonio culturale e territoriale”.
Cultura, territorio, innovazione. Durante i tre giorni di lavoro verranno esplorate ed evidenziate le diverse possibilità di trattare le conoscenze del patrimonio culturale e territoriale con gli strumenti open source che rivestono un ruolo sempre più importante per acquisizione, gestione e valorizzazione dell’informazione culturale anche dal punto di vista territoriale e geografico.
Il convegno – che si svolge al dipartimento di Storia, beni culturali e territorio – dibatte di Sistemi e strumenti Floss (ricerca archeologica e relativa ai beni culturali e territoriali; gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico, dei beni culturali e territoriali); Sistemi Floss di rappresentazione, analisi, condivisione e pubblicazione web di dati archeologici, dei beni culturali e territoriali; Progetti di apertura e divulgazione di dati archeologici e relativi ai beni culturali e territoriali; Casi di studio basati sull’utilizzo di software geografico libero per la creazione/distribuzione/diffusione di dati territoriali; Esperienze di condivisione, divulgazione ed apertura dei dati geografici: aspetti culturali, tecnologici e legali; Esperienze innovative delle istituzioni basate sull’utilizzo di software geografico libero e/o migrazioni da software proprietari e/o sistemi ibridi; CrowdMapping: esperienze di raccolta di dati georiferiti disponibili per il riuso (Vgi – Volunteered Geographic Information); Esperienze di creazione e riuso di Open data geografici. Il 9 ottobre si parla di Archeomapping party in città a cura di WikiMedia, dello staff del dipartimento (segreteria organizzativa coordinata dal professor Antonio M. Corda) e dell’associazione Sardina open data: si potrà sperimentare il funzionamento operativo e la creazione di contenuti open sulle piattaforme Wikipedia, Wikidata e Wikimedia Commons.