Atletica: staffetta differenziata e charity le novità della mezza maratona
La nona edizione presentata sulla “Costa”
L'obiettivo di diventare la mezza maratona di riferimento in Sardegna può dirsi già raggiunto. La “Cagliari Respira”, divenuta internazionale, è ormai la corsa sui 21,097 km organizzata nell'Isola più apprezzata dai podisti sardi, sebbene nei numeri sia dietro la “Chia Laguna Half marathon”. Ma ciò che piace del lavoro del Cagliari Marathon Club è la costante crescita che scaturisce dalla voglia di migliorarsi, di dare sempre qualcosa in più dell'anno prima.
Il 4 dicembre, sullo stesso percorso delle due precedenti edizioni, andrà in scena la nona replica e il presidente Paolo Serra, medico che ha sempre voluto abbinare alla gara il messaggio educativo (la corsa come rimedio e prevenzione per l'asma e altre malattie), ha annunciato con orgoglio le novità con largo anticipo. E «aggiungendo un tocco di eleganza», come ha detto Sergio Lai, presidente Fidal, nell'incontro che si è svolto a bordo della Costa Pacifica, ormeggiata in porto.
«Avremo quattro prove», ha spiegato Serra, «cominciando dalla Kids Run del sabato, per proseguire la domenica con la “Crai Cagliari Respira”, come si chiamerà, la KaraliStaffetta , sempre sui 21 km divisi in due ma con distanze diverse, cioè 8 km per uno staffettista e 13 per l'altro, e la SeiKilometri non competitiva. Tutto con partenza in viale Diaz e arrivo allo stadio “Santoru” dopo aver toccato il centro città e la zona di Poetto e Parco di Molentargius. Un percorso bellissimo, apprezzato dai 200 atleti non sardi (90 stranieri) al via della passata edizione e a impatto contenuto sul traffico, anche se «la prima domenica di dicembre, che coincide con la Cagliari Respira sarà ancora giornata ecologica».
Al messaggio ecologico e a quello sulla salute, la manifestazione sportiva ne aggiunge un terzo: la solidarietà. Dieci associazioni si impegneranno attraverso il sistema dalla charity per raccogliere soldi per i propri scopi benefici. A cominciare dal Rotary che, attraverso l'iniziativa “Cagliari Respira e Rotary Club amano il tuo cuore”, acquisterà cinque defibrillatori che il Comune potrà dislocare nelle zone più frequentate dai podisti. Un modo per fare di Cagliari una città sportiva, sì, ma anche cardioprotetta.
Carlo Alberto Melis
Il futuro
Ma per i 42 km
si dovrà
aspettare
qualche anno
Per il momento è no. Le ottime capacità organizzative dimostrate dal Cagliari Marathon Club del presidente Paolo Serra (ma anche dei tanti collaboratori, a cominciare dall'imprescindibile Stefania Meloni) hanno suggerito a molti la richiesta di un salto di qualità.
Cagliari chiede una maratona all'altezza delle sue grandi potenzialità (visti i modesti risultati di quella che c'è attualmente) ma mettere in piedi una gara da 42,195 km non è nei programmi della società cagliaritana: «Vogliamo crescere consolidando la Cagliari Respira , almeno per un paio d'anni ancora», spiega lo stesso medico e atleta. La crescita dalla 21 km (200 atleti non sardi al via nel 2015) fa comunque ben sperare. ( c.a.m. )