Rassegna Stampa

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Anci, elezioni annullate. Ciccolini: “Ma ho vinto io”. Deiana: “Non ritiro la candidatura”

Fonte: web sardiniapost.it
5 ottobre 2016

 

Sono reazioni distanti, quelle di Giuseppe Ciccolini ed Emiliano Deiana, i due candidati alla presidenza di Anci Sardegna nelle elezioni annullate per mancanza di quorum. L’uomo, sindaco di Bitti, ha ribadito di essere il vincitore del 23 settembre. L’altro, fascia tricolore a Bortigiadas, ha scritto un post su Facebook nel quale ha chiarito che non rinuncerà alla corsa. L’assemblea, sospesa il 23 settembre, è di nuovo programmata per il 10 ottobre e lì si capirà se è stata trovata quella “soluzione politica” – ticket tra i due o ritiro di una delle candidature – per provare a salvare il salvabile. Ovvero la figuraccia rimedia nell’organizzazione del voto. Perché oltre al quorum mancato è emerso il problema della scheda in più trovata nelle urne di Abbasanta, ciò che ha contribuito a invalidare il voto. Si aggiunga che, rispetto al 23 settembre, è stata bocciata anche la ripartizione dei seggi per i sette posti da delegato nazionale. Erano stati assegnati tutti alla lista Ciccolini, invece si sarebbe dovuto seguire il metodo proporzionale.

Ciccolini ha rilasciato una dichiarazione all’agenzia Dire: “Sono sereno e rimango fiducioso che venga riconosciuto il risultato dell’ultima assemblea, emerso in maniera chiara”. Il bittese ha prevalso su Diena per undici voti: 152 contro i 141 del gallurese. Ma l’articolo 8 Statuto Anci richiede, al comma C, la maggioranza assoluta dei presenti. Quindi, visto che il 23 settembre 204 sindaci hanno partecipato alle elezioni, sarebbe servito un quorum di 153 preferenze. Ciccolini sottolinea ancora: “Mi auguro che non emergano in alcun modo responsabilità nell’organizzazione del congresso. Mi tutelerò per fare in modo che venga confermato il risultato di chi ha avuto la maggioranza dei voti”.

Resta il fatto che la decisione di annullare le elezioni è già presa. Lo ha stabilito la commissione interna guidata da Mario Bruno, il sindaco di Alghero che il 23 settembre ha presieduto i lavori dell’assemblea. Il verdetto della bocciatura è stato deciso da Bruno insieme all’intero ufficio di presidenza allargato al notaio Paola Denotti e a Fabrizio Clementi, responsabile delle Regioni nell’Anci nazionale. Il collegio si è riunito a Oristano.

Così Deiana: “Per noi valgono le regole statutarie di Anci Sardegna: chi pensava, con un articolo sul giornale, di autoproclamarsi presidente, ha dovuto fermarsi davanti al pronunciamento dell’ufficio di presidenza dell’assemblea a cui riconfermo la stima e la fiducia”. Anche perché il sindaco di Bortigiadas, insieme ad altri quindici colleghi, nei giorni scorsi ha presentato un ricorso, nel quale sono stati evidenziati l’assenza del quorum e il problema della scheda in più. Quel ricorso è stato accolto su tutta la linea da Bruno e dagli altri componenti della commissione. Incluso il fatto che la ripartizione dei seggi per i delegati nazionali non è avvenuta correttamente.

Quanto alla soluzione politica e unitaria, Deiana prosegue: “Non sarà certamente la nostra parte a frenarla, ma va fatta su nuove basi e rifuggendo qualunque logica spartitoria. Così come non ci tireremo indietro rispetto al dialogo politico già proposto in assemblea e rifiutato dal mio competitor con la sicumera di chi si credeva vincitore prima di iniziare la partita. Ripartiremo dalle intime ragioni politiche della mia candidatura e senza nessun passo indietro da parte mi. Adesso aspettiamo le comunicazioni ufficiali da parte del presidente Mario Bruno”. (al. car.)