COMUNE. Iniziativa del Pd per limitare l'impatto del nuovo impianto nel quartiere
Rodin e Mura: un piano per le politiche sociali a Sant'Elia
Dopo il sì dell'Aula alla realizzazione degli ecocentri a Sant'Elia e nella zona San Paolo, un ordine del giorno del Pd (prima firmataria Rosanna Mura) impegna Giunta e Consiglio a centrare gli obiettivi più attesi. Se ne discuterà martedì nell'Aula di palazzo Bacaredda ma il contenuto dell'iniziativa dei Democratici sembra anticipare le attese dei residenti di Sant'Elia. Fabrizio Rodin, presidente del gruppo Pd: «Continuano gli interventi che portano servizi al quartiere. Dopo il centro per i servizi per l'impiego, martedì approveremo un nuovo giardino ed ulteriori interventi in materia culturale e di politiche sociali. Senza scordare la forte richiesta che, come Comune, rivolgiamo ad Area, agenzia regionale proprietaria di molti appartamenti a Sant'Elia».
IL PIANO Rosanna Mura, consigliera Dem, sottolinea la filosofia dell'ordine del giorno: «Concentra la sua attenzione sul miglioramento delle condizioni di vita del quartiere e del Borgo nuovo in particolare». Si tratta di «un piano di intervento dedicato al sociale e alla cultura per investire sulle persone e sulla loro crescita». La meta: «Contrastare il disagio sociale con scelte coraggiose e forti che stiamo appunto chiedendo».
IL SISTEMA Ricordato che l'ecocentro sarà realizzato in via Ferrara a Sant'Elia (in un'area di 5.950 metri quadrati, per un costo complessivo di 695 mila euro), il documento del gruppo Pd precisa che «la realizzazione degli ecocentri completa il sistema della raccolta porta a porta della differenziata e ne costituisce un punto fondamentale per il corretto funzionamento». Un intervento, viene riconosciuto, «destinato ad incidere sul futuro» della zona. Pertanto «si ritiene opportuno che l'opera sia realizzata per limitare il più possibile l'impatto rispetto alla zona circostante e limitrofa».
I SERVIZI Il quartiere di Sant'Elia («nella parte del borgo nuovo») soffre da tempo, osservano i consiglieri del Pd, di «una condizione di degrado», da porre «in relazione alle strutture abitative che appartengono ad Area, rispetto alle quali, se il Comune non può intervenire direttamente, può chiedere il rispetto dell'accordo di programma». Quindi la promozione del «benessere individuale e collettivo», come «centri di aggregazione anche temporanei, biblioteca di quartiere, centro di ascolto sul disagio giovanile e di genere, presenza rafforzata degli educatori di strada, consultorio familiare».
IL PARCO L'ordine del giorno chiede il «corretto dimensionamento dell'ecocentro con l'esatta individuazione delle zone che potranno utilizzarlo per conferire rifiuti, sia la soluzione che meglio può soddisfare sia le esigenze di funzionamento che le preoccupazioni di chi abita nelle zone circostanti». Da qui l'esigenza di «accompagnare l'intervento - come previsto per l'ecocentro di via San Paolo - di un parco pubblico che ne limiti l'impatto e favorisca l' integrazione e la percezione di questo come un servizio alla cittadinanza».
I PUNTI Tra gli impegni richiesti: limitare «la possibilità di conferire nell'ecocentro di Sant'Elia per i soli residenti del quartiere e di quelli limitrofi che saranno individuati», stabilire «una misura massima del conferimento individuale per quelle tipologie di rifiuti che potrebbero essere sia di produzione domestica che industriale o commerciale», inserire «nel piano triennale delle opere pubbliche la realizzazione della casa del riuso e di un parco nella stessa area dell'ecocentro» e, infine, «adoperarsi per portare all'attenzione del Consiglio un piano straordinario per le politiche sociali, culturali e di inclusione destinate al quartiere».
Pietro Picciau