Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Sant’Efisio, il dominio della fede popolare

Fonte: La Nuova Sardegna
27 aprile 2009

SABATO, 25 APRILE 2009

Pagina 1 - Cagliari

di Mario Girau



Floris: «Il fatto religioso va conservato» Diretta tv in Russia, arrivano i duchi di Kent




CAGLIARI. Sant’Efisio è una festa religiosa o un insieme di manifestazioni civili? Il programma dei dieci giorni efisiani parla chiaro: ventisei eventi civili e solo sette religiosi. I numeri però non riflettono la sostanza di un evento «che resta fondamentalmente religioso - precisa il sindaco Emilio Floris - e questo suo carattere dovrà conservare nel tempo perché esprime la pietà dei cagliaritani verso il grande martire». L’annuale miracolo del santo smuoverà almeno 100 mila spettatori, farà arrivare due navi da crociera e sfilare quattromila fedeli in costume sardo.
In campo ci sarà una macchina mediatica mai vista per far rimbalzare il piccolo mondo sardo in tutto il pianeta. Nonostante modernità e innovazioni tecnologiche la festa di Sant’Efisio non perde i suoi caratteri principali: sempre uguale nella sua forte suggestione, ma sempre diversa nel ruolo di starter della stagione turistica cagliaritana e sarda. Senza nessuna contaminazione tra i due eventi, insiste il sindaco durante la conferenza stampa di presentazione della 353 edizione della festa. Emilio Floris è preoccupato di assicurare la centralità del fatto religioso - processione, scioglimento del voto, pellegrinaggio, preghiere, confessioni e comunioni - come vuole l’arciconfraternita del Gonfalone ed esigono soprattutto i cagliaritani. Anche se «un segno di devozione al santo - dice salomonicamente il primo cittadino - è anche farlo conoscere con manifestazioni di contorno sempre più importanti e qualificate».
Ormai Sant’Efisio è di tutti. Città, regione, provincia e comuni dove farà tappa gli riservano attenzioni sempre più profonde. Al vernissage sono presenti i sindaci di Pula Walter Cabasino, di Sarroch Mauro Cois e il vicesindaco di Villa San Pietro Marina Madeddu.
«Dobbiamo anche riconoscere - ammette l’assessore regionale al turismo Sebastiano Sannitu - che la manifestazione del primo maggio è un potente attrattore turistico». Che merita tutti i 300 mila euro stanziati dalla Regione (altrettanti messi dal Comune) per rendere più spettacolare e affascinante la festa del primo maggio, vetrina per la città, il suo territorio e l’intera isola. Ancora più speciale se le immagini di Efis il grande arriveranno, come succederà quest’anno, nella case di 100 milioni di russi, trasmesse da una delle più importanti reti televisive di quel paese. Non a caso il presidente della Provincia Graziano Milia, riconosce al patrono della Diocesi e compatrono della città «una marcia in più e una superiore capacità d’attrazione».
Anche qui parlano i fatti. Lungo il percorso sono previste non meno di 100 mila persone. La mattina del primo maggio attraccherà al porto l’ammiraglia delle navi da crociera, l’‘Indipendence of The Seas’, della Royal Caribbean, con a bordo quattromila croceristi di diverse nazionalità. Nelle tribune d’onore troveranno posto numerosi ospiti, tra cui probabilmente anche i duchi di Kent. Per i turisti una guida alla festa in sette lingue.
Ormai tutto è pronto per consentire all’Alternos Franco Masia di sciogliere al santo, a nome della città, il voto numero 353. Agli organizzatori e allo stesso sindaco arrivano numerose richieste di partecipazione, da tutta la Sardegna e dalla penisola. I 6245 posti in vendita delle tribune vanno verso il tutto esaurito. Il ricavato andrà in beneficenza. Proprio ieri il sindaco con l’assessore comunale al turismo Gianni Giagoni ha consegnato al presidente della Gonfalone, Giuseppe Spiga, un assegno di ventimila euro relativo ai proventi dell’anno scorso.
Un solo miracolo ieri non è riuscito a Sant’Efisio: far parlare l’assessore Giorgio Pellegrini delle iniziative culturali programmate nei dieci giorni efisiani. Il sindaco non gli ha dato la parola. Il responsabile della cultura ha abbandonato platealmente l’aula.
L’edizione numero 353 del pellegrinaggio a Nora del santo di Elia si preannuncia da record: 21 traccas, 86 gruppi folk in rappresentanza di 64 comuni dell’isola, 5 formazioni di suonatori, 56 squadre di cavalieri campidanesi, 5 equipes di miliziani, 2 gruppi corali, 250 volontari, 120 persone nello staff comunale per coordinare e gestire la sfilata di 4000 costumi. Il patrocinio dell’Unesco ha messo la prima bandierina nel percorso di riconoscimento della festa di Sant’Efisio quale “Patrimonio del’Umanità”. Il corollario delle manifestazione civili è di altri 37 eventi culturali, artistici, teatrali, lirici e sportivi che faranno da contorno allo spettacolo inimitabile della sfilata dei costumi lungo le vie principali della città. Spettacolo antico eppure sempre nuovo, grazie a un’organizzazione e a una passione per l’evento che non smette di crescere nel corso dei decenni e che rinnova una tradizione radicata nel cuore di migliaia di cagliaritani.