CITTÀ METROPOLITANA. Alle 12 presentazione delle liste, duello centrosinistra-centrodestra
L'appuntamento è per oggi a mezzogiorno a palazzo Regio, sede della Città metropolitana: partiti e coalizioni dovranno presentare le liste per l'elezione - domenica 23 ottobre - del nuovo Consiglio metropolitano, passo fondamentale per l'avvio politico e amministrativo del nuovo ente. Dagli attuali 40 componenti si passerà a 14: formeranno, con il sindaco metropolitano Massimo Zedda (carica attribuita al capo della Giunta del Comune capoluogo), i pilastri dell'organismo che rappresenta 430 mila abitanti di 17 Comuni. Al voto del 23 ottobre non sono chiamati i cittadini ma i consiglieri dei Comuni membri della Città metropolitana. Una prossima legge regionale, sulla base dello Statuto approvato dal Consiglio uscente, consentirà alla popolazione metropolitana l'elezione diretta del sindaco.
IL VOTO Il passaggio a 14 membri (da eleggere con il voto ponderato, che attribuisce un peso superiore ai Comuni maggiori per popolazione) riduce le ambizioni di diversi centri di avere propri esponenti in Consiglio. Saranno due, pertanto, gli schieramenti maggiori a contendersi la maggioranza: centrosinistra e centrodestra.
LA SCELTA Nel centrosinistra, rispetto al “modello Comune Cagliari” (coalizione tra Pd, partiti di sinistra più Psd'Az e Rossomori) ci sarà una differenziazione: Rossomori e sardisti alleati, fuori dal gruppo-guida. L'obiettivo: eleggere, da soli, due consiglieri. Traguardo ambizioso, tenuto conto che un consigliere, con il voto ponderato, dovrebbe mettere insieme oltre 5 mila preferenze. La scelta fatta (oltre quella dai risvolti politici, che potrebbe preludere ad altre decisioni in ambito regionale) potrebbe avere più realisticamente una banale motivazione aritmetica: fuori dal listone del centrosinistra, Rossomori e sardisti avrebbero più possibilità di successo.
CENTROSINISTRA I nomi che comporranno la lista del centrosinistra saranno quelli da eleggere: Francesco Lilliu (segretario provinciale del partito), Fabrizio Rodin (capogruppo Pd a palazzo Bacaredda), Walter Piscedda (consigliere regionale Pd, ex sindaco di Elmas), Fabrizio Marcello (presidente della commissione Patrimonio, Michela Mura (capogruppo Pd nel Consiglio comunale Sestu). Candidature mirate, espressione - sarebbe la logica alla base delle scelte fatte - dei territori: Rodin e Marcello per Cagliari-Pirri, Mura per Sestu e Monserrato, Piscedda per Elmas e Assemini, Lilliu per Selargius, Quartucciu e Quartu. Sulla composizione della lista resistevano fino a ieri alcune legittime incertezze, dovute alle possibilità di inserire Davide Carta, Rita Polo e Barbara Pusceddu. Il centrosinistra punta a vincere piazzando 8 o 9 consiglieri (contro i 5 o 6 del centrodestra).
CENTRODESTRA Stefano Tunis, coordinatore cittadino di Forza Italia, ha faticato a lungo per comporre la lista del centrodestra, fino a ieri ancora da definire. «Sarà una lista unica», anticipa Tunis, «con Forza Italia, Riformatori Sardi, Udc, Fratelli d'Italia, assieme a raggruppamenti civici». La missione: «Rappresentare chi non condivide il modello politico a guida Pd che governa Cagliari». Anche il centrodestra non proporrà riempilista ma nomi sicuri di entrare tra i 14 dell'Assemblea. Tra i nomi in lista Stefano Schirru (capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale), Antonello Floris (Fratelli d'Italia), Federico Ibba (Udc), Davide Galantuomo (Quartu). Dovrebbe esserci anche l'ex senatore azzurro Piergiorgio Massidda. La meta del centrodestra: «Raggiungere il 30 per cento dei voti e conquistare 4 seggi». Annunciate anche una lista Sel e una del M5S.
Pietro Picciau