Rassegna Stampa

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Piano del rumore, Zedda salvato dal commissario grazie ai cittadini

Fonte: web Castedduonline.it
3 ottobre 2016

 

Autore: Redazione Casteddu Online il 02/10/2016 12:40

 


di Marco Marini- comitato Rumore No Grazie

Col commissario alle porte, il Comune di Cagliari si è affrettato ad avviare le procedure per la realizzazione dei Piani di Risanamento Acustico di Stampace e Marina. Obbligato da anni per legge a risanare per porre un argine ai gravi danni arrecati alla salute e alla vita delle persone e dell’ambiente, il Comune ha evitato all’ultimo istante l’onta della presenza di un commissario ad acta nominato dalla Regione. La decisione del Comune, per anni elusa, è la prova più eloquente che la città e stata avviluppata in uno stato di inquinamento acustico che in diversi quartieri l’ha resa invivibile. I residenti hanno pagato, e tutti i giorni ancora pagano sulla loro pelle, un doloroso tributo da cui in tanti si sono sottratti con la fuga e l’abbandono dei luoghi di vita a cui erano affezionati.

La richiesta di commissariamento del Comune per inadempienza grave ad obblighi di legge era stata inoltrata alla Regione dal Comitato Rumore no Grazie. E’ stata una battaglia lunga e difficile contro una Giunta comunale che, senza uno straccio di proposta per lo sviluppo e la qualificazione dell’economia urbana, ha pensato che la concentrazione di esercizi di mescita e ristorazione in alcune aree del Centro storico avrebbe fermato il declino urbano. I risultati sono allarmanti e deludenti ancor più nei servizi di ristorazione dove negli ultimi cinque anni a Cagliari si è registrato il calo di 239 imprese con la perdita di non meno di 500 posti di lavoro.

Siamo stati spettatori non di un miracolo ma di un disastro. Prendiamo atto comunque con soddisfazione della decisione del Comune. Estorta con le lotte dei cittadini e l’impegno incessante  e civile del Comitato rumore no Grazie: è la vittoria di una città che non vuole arrendersi e che è consapevole che un ambiente gravemente inquinato non può garantire né progresso né futuro. L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera l’inquinamento acustico una delle forma più gravi di inquinamento delle società moderne che distrugge le persone e l’ambiente. L’esperienza di questi mesi dimostra però che i “Piani” camminano con la sapienza e l’intelligenza degli uomini e delle donne. Se mancano quei valori, i Piani sono carte inutili e costose. Ed è quanto è avvenuto in questi mesi col Piano Acustico Comunale: entrato in vigore a maggio di quest’anno e mai applicato. Soldi dei cittadini buttati al vento, sofferenze da lenire e invece accentuate, inquinamento da combattere e al contrario magnificato. Un disastro, anziché  l’atteso beneficio. Non scevro da possibili e gravi responsabilità anche penali. Quello della tutela dell’ambiente è un terreno sul quale si misureranno le qualità politiche non solo della Giunta ma di tutte le forze presenti in Consiglio. Dopo le delusioni della scorsa legislatura, confermate proprio dalla decisione di questi giorni del Comune, non vogliamo perdere la speranza che anche al peggio c’è rimedio.