DOMENICA, 26 APRILE 2009
Pagina 1 - Cagliari
La lite è avvenuta durante l’esposizione della sagra Sant’Efisio
CAGLIARI. Hanno litigato su Sant’Efisio, ma non è stata la prima volta. Il sindaco Floris e l’assessore Giorgio Pellegrini si sono già beccati in pubblico. La prima era stata all’inaugurazione del Massimo, a febbraio. Allora Pellegini aveva, metaforicamante, polemizzato col «bimbo di Sanluri» (Soru) e Floris aveva mostrato di non gradire.
Ma allora il dissidio era stato sulla punta di fioretto: in campagna elettorale non era elegante polemizzare all’interno di un momento che sanciva la riappropriazione del teatro Massimo da parte della città. L’altro ieri, invece, durante la presentazione della sagra di Sant’Efisio il sindaco, di fatto, non ha dato la parola all’assessore alla Cultura e spettacolo che, implicitamente, l’aveva chiesta. Il dissidio è stato più evidente e, come dire, «fondante»: esplicativo di una divergenza che non è legata solo a una spigolosità del carattere o a una uscita stemporanea (come quella singolare durante la cerimonia del Massimo), ma a una questione strategica: il ruolo da dare allo spettacolo e, soprattutto, ai grandi eventi in città.
L’antefatto racconta che i «grandi eventi» sono considerati di competenza del Turismo. All’interno di questa categoria possono esservi incluse manifestazioni sportive, sociali e soprattutto di cultura e spettacolo. Nel caso della sagra di Sant’Efisio, ad esempio, è indubbio che l’evento abbia sia una valenza turistica che culturale: rappresenta un fatto legato alle tradizioni della città e dei suoi rioni più antichi, e ogni volta ne è un prodotto e un’interpretazione. Da qui la funzione di Pellegrini alla presentazione della sfilata (che fosse stato invitato a esserci o meno, a questo punto, è ininfluente). Il fatto che un grande evento, come la festa di Sant’Efisio, sia considerato prevalentemente turistico o meno, significa un modo di vedere la cultura: di animazione, crescita e riflessione; o di immagine, in cui i primi aspetti diventano secondari. Il sindaco e la Giunta optano per il turismo. Piaccia o meno, così è. Ma forse bisognerebbe far sì che queste due esigenze dialoghino tra loro.
Sullo sfondo, poi, ci sono anche questioni interne alla Giunta che, successivamente al Bilancio, potrebbe essere ritoccata con un mini rimpasto che, si è vociferato più volte, potrebbero interessare anche Pellegrini. In parallelo alla nomina del nuovo assessore alle Finanze, il primo cittadino affronterà alcune situazioni considerate in bilico, come ad esempio la polemica di Carlo Sanjust col suo assessore di riferimento Daniela Noli (Politiche giovanili), un eventuale spostamento di caselle interne allo stesso esecutivo (si è parlato di Anselmo Piras alle Finanze) e la fuoriuscita di qualche altro. (r.p.)