L’impianto per Castello non funziona, disagi alle elementari Santa Caterina
CAGLIARI. Se il panorama, l’architettura, l’ampiezza delle aule contano qualcosa Santa Caterina in Castello è forse la più bella scuola di Cagliari capace di contribuire, tra l’altro, a rendere vivo e ben frequentato un quartiere che altrimenti (e non da oggi) rischia l’imbalsamazione. Ma questo non le accattiva le simpatie di qualche abitante e, questione più grave, non riesce ad attirare l’attenzione del Comune su poche cose facili, da fare subito, per la buona accoglienza degli scolari, bambini che vanno dai sei agli undici anni. Dunque quel che serve e che inutilmente viene chiesto dai dirigenti della scuola è che possano essere rimessi in funzione gli ascensori di Castello. Avere gli ascensori funzionanti significherebbe poter invitare i genitori a lasciare le auto nei parcheggi esterni e interrati che non mancano attorno alle mura storiche. I bambini potrebbero così essere accompagnati a piedi con buona pace di alcuni (solo alcuni) nervosissimi abitanti della zona i quali considerano un incubo i dieci minuti attorno alle 8.20 e alle 16.30 quando i genitori arrivano con le auto a lasciare e prendere i bambini (cosa che succede davanti a tutte le scuole di Cagliari, vedere per credere, ma qui, tra via Canelles e Fossario, viene ritenuto un fatto insopportabile).
Poi c’è la telenovela delle transenne. L’anno scorso, era ottobre, comparve un cartello dove si annunciava che, dal 14 (ottobre, appunto) 2015 al 5 settembre 2016, lungo la piazza del Bastione non si sarebbe potuto parcheggiare le auto. C’era il cantiere per i lavori sulla terrazza. Nella scuola ovviamente non si è battuto ciglio anche se, in quella terrazza, i bambini venivano portati per la ricreazione quando c’era bel tempo. Ma il punto è che il cantiere è ancora lì, aperto e fermo, con le transenne disseminate per la via, a sbarrare il passo a genitori e bambini. Con un’immagine non troppo forzata si può affermare che davvero le transenne cingono d’assedio la scuola. Sul cantiere, poi, ci sono domande: com’è che non si riesce mai a vederci anima viva? Non è chiaro se e come i lavori siano andati avanti, in particolare non si sa quanto il cantiere dovrà occupare la piazza e quindi le transenne la strada. La scuola di Santa Caterina
quest’anno ha avviato due classi prime, le iscrizioni, insomma, ci sono e la scuola ha la sua ragione d’essere. C’è da chiedersi perché, allora, circolino tante voci sul futuro del bell’edificio che si immagina non più scuola ma, per esempio, ufficio scolastico regionale. (a. s.)