Presentata ieri a Cagliari la fiction di Canale 5 “Dott.Pietro”
I n un'ora e mezzo di chiacchierata Gianni Morandi sorriderà sempre.
«La Sardegna è nelle facce belle della gente», e sorriso.
«Ho giocato al Sant'Elia con Nenè, Greatti, Martiradonna, che squadra, segnai anche un gol», e sorriso.
«Portai con me, in Russia, in tournée, tre sardi davvero forti. Diventarono i Tazenda», e sorriso.
«Ma sa cosa dice di me Fiorello?» - e intanto sorridono tutti; Francesco Pigliaru il presidente, Massimo Zedda il sindaco, Matilde Bernabei la produttrice, ché oggi a Cagliari raccontiamo “Dott. Pietro”, medico e vedovo, uno che cura i bambini e le coscienze, lì, sull'isola di Carloforte, tra la Bobba e la Punta e la Caletta. Sei puntate su Canale 5, in prima serata, messa in onda marzo e aprile 2017, regia Umberto Carteni, produzione Lux Video per un accordo con Regione e Film Commission da cinquecentomila euro. L'accordo è forte, il progetto pure. Avete presente l'operazione fatta in Sicilia con Montalbano? Bene. Questa volta ci sono Carloforte, e Sant'Antioco, Portoscuso, Calasetta, Carbonia, Cagliari da trasformare in un film e in un sogno. E c'è Gianni Morandi; e mai faccia è stata più azzeccata; «io?, cattivo?, mai». Riassunto veloce della fiction: il pediatra vive e lavora a Carloforte, la moglie è morta, è un buono, un uomo generoso, sorride sempre (va da sè). Un segreto, doloroso, lo divide dalla figlia. Sino a quando lei torna, all'improvviso, sull'isola. Si chiama Elena. Poliziotta. Giovane. Bellissima. Nella realtà è Chiara Baschetti, fare un giro su Google per credere. È crollata una vecchia tonnara, a Carloforte, è un attentato, ma chi ha voluto l'esplosione?, e proprio durante una festa di ragazzi? Chiara deve scoprire la verità. Lo farà insieme a suo padre. Perché se è vero che uno su mille ce la fa, state pure certi, che questo è “Dott. Pietro”. Il resto, un po' melodramma un po' giallo, lo scopriremo dal salotto di casa.
Da scoprire, oppure no, perché già le conosciamo, le strade, le piazze, le spiagge, di questa nostra Sardegna del sud.
«È così la terra che mi piace», e sorriso.
«Si corre bene, si mangia bene», e sorriso.
Si può anche cantare.
«L'ultimo concerto l'ho fatto all'Anfiteatro Romano, una meraviglia, è ancora chiuso?, riapriamolo: continuiamo a fare musica», e sorriso.
Parole a volontà. La storia dell'amico del servizio militare, vive a Lei, 512 abitanti in provincia di Nuoro. La storia del rally in Gallura, in un film dell'87, “Voglia di vincere”, con Catherine Spaak e Vanessa Gravina; i social?, la spesa, azzardiamo, la spesa della domenica, nel supermercato aperto? «Facebook è il diario sincero della mia quotidianità». Settantadue anni e misurato, Gianni Morandi: il tavolo di Villa Devoto, questa mattina, è fatto solo per parlare della fiction.
Francesco Pigliaru, presidente della Regione: «Vogliamo che la Sardegna sia terra di turismo e di investimenti. Iniziative come questa, di forte impatto mediatico e con dietro un preciso progetto di valorizzazione, sono occasioni importanti per accrescerne la visibilità e irrobustirne l'immagine».
Francesco Morandi, assessore al Turismo («Sì, Morandi, ma non siamo parenti»): «La fiction garantisce grande visibilità e racchiude un progetto articolato e complesso di promozione del sud ovest della Sardegna, un'area simbolo dell'Isola che ha bisogno di sviluppo e di attenzione».
Claudia Firino, assessore alla Cultura: «Gli strumenti messi in campo a sostegno del cinema sardo servono anche per attrarre produzioni esterne, che possano valorizzare il territorio, specie il sud, rappresentativo della qualità della vita della nostra regione».
Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda gioca: «Morandi, lei sa fare turismo meglio di Briatore» - ma niente, non c'è miccia e non c'è polemica. «Flavio? Uno in gamba. I sardi? Grandi uomini e grandi donne». E adesso tutti a Sant'Antioco, il set è già allestito, si gira in spiaggia. Ringrazia, Gianni Morandi, ringrazia e ti stringe la mano. «Sa cosa dice di me Fiorello?, dice che sorrido sempre, ma che alla fine sono un gran bastardo».
Francesca Figus